Dove non poterono comportamenti ambigui, assenze ingiustificate dal lavoro e pugni ai colleghi, poterono invece le seppie. Strano ma vero, ancora una volta succede all'ospedale di Praia a Mare. Nelle scorse ore, fonti ufficiali hanno riferito che l'Asp di Cosenza ha disposto il trasferimento del 118 dal primo piano del nosocomio della città dell'isola Dino al poliambulatorio di Scalea, a partire dal prossimo primo ottobre.

La decisione arriva a seguito della precisa richiesta del direttore sanitario del nosocomio, Vincenzo Cesareo che, non avendo gradito le accuse piovute sulla sua persona a causa dello scandalo, ha preferito mettere le cose in chiaro e sgomberare il primo piano dello stabile dal servizio esterno, da lui dichiarato testualmente abusivo.

Il medico immortalato in un video mentre pulisce alcune seppie, al momento dei fatti prestava servizio presso il 118, di cui è responsabile il Suem di Cosenza, e non al punto di primo intervento, come avvenuto in seguito, che invece rientra nelle attività ospedaliere dirette da Cesareo.

A distanza di settimane dalla sua pubblicazione, la chiacchierata e controversa notizia del pesce fresco pulito nel lavandino di un bagno della struttura che ospita l'ospedale, continua a generare caos e confusione.

La stampa di tutta Italia si è infatti ostinata a indicare come teatro degli accadimenti un bagno dell'ospedale di Praia a Mare. Cosa non del tutto corrispondente alla realtà dei fatti, perché da un punto di vista logistico e amministrativo quei locali erano utilizzati dal personale del 118 che niente ha a che fare con il nosocomio.

Una "supercazzola", per dirla alla Vincenzo Cesareo che ai microfoni del programma televisivo Fuori dal coro ha tentato invano di spiegare al conduttore Mario Giordano la differenza tra l'attività ospedaliera e il servizio esterno di emergenza.

In realtà, come spiegato, il video è stato girato in una sorta di spogliatoio presente in un'ala al primo piano dello stabile dell'ospedale, che da mesi ospitava "abusivamente" il servizio di emergenza. Così, alla richiesta di sgomberare il campo, Raffaele Mauro, direttore generale dell'Aps Cosenza, non ha potuto sottrarsi.

 

LEGGI ANCHE: