Agita gli animi in città l’addio del cardiologo Ciro Indolfi, trasferitosi all’Unical ma sbattendo la porta dell’ateneo catanzarese, dove per diversi anni ha diretto la scuola di specializzazione e creato, nell’azienda universitaria, un reparto di Cardiologia, di recente anche citato da Agenas tra i migliori in Italia per il trattamento dell’infarto grave.

Dopo l'addio del professor Indolfi, cresce il dibattito in città sul destino dell'Università Magna Grecia. Anche il sindaco di Catanzaro interviene anticipando iniziative per sostenere l'ateneo, indebolito dalla creazione di nuovi corsi di laurea in Medicina.

Sull’argomento è intervenuto, tra gli altri, anche il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, anticipando la volontà di non lasciare nulla di intentato a sostegno del rafforzamento dell’ateneo, la cui immagine al momento appare piuttosto sbiadita.

«Siamo pronti ad assumere iniziative» ha confermato il primo cittadino ai microfoni di LaCNews24. «Ho registrato preoccupazione serpeggiare in città per gli avvenimenti recenti, credo che sia anche compito del sindaco capire cosa si possa fare per favorire la crescita dell’Umg. Intendiamo metterci in una ottica di supporto alla nostra università».

«Senza alcun intento di riaprire la polemica – prosegue nel ragionamento - credo che la via da seguire sia quella indicata qualche tempo fa, quando nasceva un nuovo corso di laurea in medicina a Cosenza chiedendo una riflessione complessiva sul sistema di alta formazione in Calabria e individuando forme di crescita dell’Umg».

Per il sindaco di Catanzaro «molto può fare il presidente Occhiuto, molto dovrà fare la politica nel suo complesso e però anche il rettore e l’ateneo catanzarese dovranno indicare strade di sviluppo, chiedere un sostegno e praticarle nelle forme che sarà necessario per rafforzare l’Umg in un sistema universitario che è attraversato oggi da grandi trasformazioni in tutto il Paese. E non è soltanto da ascrivere alla duplicazione di un corso di laurea».

«L’Umg deve accettare e cogliere questa sfida e deve essere supportata nel farlo. Noi come amministrazione possiamo intervenire sui servizi». Ma al netto del supporto offerto il primo cittadino esprime anche disappunto per la decisione dell’ateneo di ritirare alcuni corsi di laurea dal centro storico per riportarli al campus.

«Ci siamo messi a disposizione dell’Umg per agevolare la vita degli studenti, per condividere misure sul piano dei trasporti e dei servizi. Abbiamo cercato di costruire le condizioni affinché alcuni corsi di laurea potessero venire nel centro storico. Non sempre questi sforzi sono stati colti nella loro interezza, né apprezzati e di questo mi dispiace».

«Io credo che la politica debba assumere delle iniziative insieme, a supporto dell’Umg e non contro perché questo non servirebbe a nessuno. L’università e la città hanno un destino comune, e insieme dobbiamo capire come rendere questo destino più forte».