Longobucco si trova attualmente in una situazione di emergenza dopo il crollo di una parte del viadotto della Sila-Mare che ha isolato completamente la zona. Gli abitanti rischiano l’isolamento in assenza di una via di comunicazione. Si registrano nuovi smottamenti e cedimenti che ora minacciano la strada statale 177, l'unica arteria di collegamento rimasta e la principale "via di fuga" per la cittadina. Nonostante il tratto danneggiato della strada statale 177 fosse stato appena ripristinato per consentire agli abitanti di spostarsi in sicurezza, i recenti smottamenti e cedimenti mettono a repentaglio la vita e la sicurezza di tutti coloro che vivono nella zona.

La popolazione è pervasa da un senso di malcontento e di abbandono, spinta a chiedere interventi immediati per garantire la propria incolumità e ripristinare una rete di comunicazione funzionante. A dimostrazione della crescente frustrazione e dell'urgenza della situazione, è stato organizzato un sit-in per la giornata di domani, con partenza alle ore 10:00 dalla piazza principale di Longobucco. La popolazione intende manifestare pacificamente per richiamare l'attenzione delle autorità competenti e chiedere interventi concreti per affrontare questa crisi emergente. La protesta si preannuncia come un grido di dolore e disperazione da parte di una comunità isolata, che ha visto crollare le proprie speranze insieme al viadotto della Sila-Mare. La strada statale 177 è ora l'unico collegamento con il resto del territorio e, se non verranno intrapresi interventi tempestivi, anche questa arteria potrebbe presto risultare impraticabile, lasciando Longobucco senza alcuna via di fuga.

Gli abitanti della Sila Greca chiedono non solo il ripristino delle infrastrutture danneggiate, ma anche misure di prevenzione a lungo termine per garantire la stabilità del territorio. È necessario un piano di intervento completo che consideri gli aspetti tecnici, economici e sociali dell'emergenza. La sicurezza dei cittadini deve essere posta al centro delle priorità, evitando che situazioni come queste si ripetano in futuro. Le istituzioni locali e nazionali devono ascoltare le richieste della popolazione e agire rapidamente per risolvere questa crisi. È fondamentale fornire supporto immediato alla comunità, assicurando il ripristino delle vie di comunicazione e l'implementazione di misure di protezione del territorio. Domani è previsto un sopralluogo da parte di un alto dirigente Anas che poi dovrà relazionare al Ministro Salvini per decidere il da farsi.