«Mi mancavano i colori di casa mia, le mie abitudini. E quando sono tornata a Montepaone mi hanno fatto commuovere per quanto hanno fatto».

Il suo ritorno a casa è stato una vera e propria  festa. Anna Lucia Esposito è di nuovo con la sua famiglia dopo ben 44 giorni in ospedale per coronavirus. Ad attenderla all’ingresso del paese c’erano il sindaco Mario Migliarese e gli uomini della Polizia Municipale che con sirene e lampeggianti accesi hanno accompagnato  la signora fin sotto casa dove ad accoglierla c’erano le sue amiche.

I primi sintomi

Tutto ha inizio nel corso della settimana santa quando Anna, dopo aver avuto contatti con il figlio, dipendente della Rsa Domus Aurea di Chiaravalle, positivo asintomatico, avverte  i primi sintomi: mal di gola e febbre. «Avevo la febbre a 38 – racconta -. Solo a Pasqua è salita a 39. Lì il dottore si è preoccupato e ha ritenuto opportuno il ricovero il giorno di Pasquetta».

La degenza

Una lunga degenza nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro che Anna difficilmente dimenticherà ma che la stessa racconta di aver vissuto con grande serenità grazie alle cure e alle attenzioni del personale medico e paramedico. «Sono stati tutti eccezionali. In reparto c’erano momenti in cui le infermiere ballavano, io osservavo dal vetro della porta e ballavo insieme a loro. E poi se devo essere sincera, spesso pensavo più a coloro che stavano peggio di me e non a me stessa».

Il ritorno alla quotidianità

Anna ha quasi 75 anni, è sposata con Costanzo, ha due figli, Francesco ed Emanuele, e 4 nipoti, è una donna sorridente, forte e ottimista e dopo essere guarita dal Covid-19 sta tornando pian piano alla sua normalità. «Sono contenta di essere a casa e di poter rivedere presto i miei nipotini, sia quelli che vivono a Udine che quelli che vivono a Soverato che non vedo da mesi. I dottori mi dicevano di stare attenta perché ho una certa età ma io non ho mai badato all’età e nemmeno al coronavirus che poi è arrivato».