Concluso in carcere l'interrogatorio di garanzia del giovane arrestato per il tentato omicidio. Ora si dice pentito
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È durato poco più di un’ora e mezza nel carcere di Locri l’interrogatorio di garanzia del Gip Sergio Malgeri al 18enne Giancarlo Martelli, arrestato per il tentato omicidio della convivente, aggredita in casa nel giorno dell’Epifania al culmine di una lite.
Il giovane, difeso dall’avvocato Giuseppe Mammoliti, ha ammesso la sua responsabilità e di aver agito per gelosia, senza tuttavia riuscire a ricostruire esattamente la dinamica dell’aggressione non rendendosi conto della gravità del suo gesto, di cui ora si dice pentito in una lettera scritta a mano e consegnata agli inquirenti.
Secondo il racconto fornito da Martelli, alla base della sua crisi di nervi la scoperta di una relazione in parallelo che la donna manteneva con un uomo a Milano.
«Ci eravamo conosciuti in una casa di appuntamenti a Siderno – ha raccontato Martelli – ed era mia intenzione offrire a lei un futuro diverso».
Per il legale Mammoliti «al netto delle responsabilità di un ragazzo di 18 anni e di una donna sfortunata molto più grande di lui, il vero protagonista passivo di questa vicenda è lo Stato, che non riesce a garantire un futuro ai giovani a cui mancano riferimenti familiari».
Adesso la palla passa al giudice per le indagini preliminari, che nelle prossime ore deciderà se convalidare o meno la misura cautelare per Martelli.