Avrebbero inveito verbalmente e fisicamente contro l'uomo che si trovava insieme alla compagna incinta e alla suocera, quest'ultima intervenuta per difenderlo e rimasta ferita
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Svolta nelle indagini sulla presunta aggressione razzista a Falerna. Alle prime ore della mattinata odierna, la Polizia di Stato di Lamezia Terme, con l’ausilio di personale della Digos di Catanzaro e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria di Vibo, ha eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Massimo Campisano, di Falerna, Fabrizio Perri di Falerna, Angelo Tolone di Falerna, Abdellah Cherkoui, Nouredine Ennaoui, questi ultimi due di origine marocchine ma residenti a Lamezia Terme. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip di Lamezia Terme, Gallo, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Marta Agostini. Sono ritenuti responsabili di lesioni aggravate con finalità di odio razziale.
Le indagini
Le indagini condotte a seguito dell’aggressione subita nella notte tra il 15 ed il 16 agosto da un cittadino dominicano, dalla compagna e dalla madre di quest’ultima, cittadine italiane, hanno permesso di accertare che i cinque per motivi abietti e futili e per finalità di discriminazione e odio razziale, avrebbero aggredito verbalmente e fisicamente il cittadino dominicano e poi anche la suocera che aveva tentato di difenderlo. Quest’ultima aveva riportato la frattura dell’omero, con una prognosi di 30 giorni.
La Procura del Repubblica di Lamezia Terme ha coordinato le indagini che hanno permesso di giungere in brevissimo tempo all’individuazione degli autori dell’aggressione, richiedendo con tempestività al Gip di Lamezia Terme l’emissione di idonea misura cautelare, che nella mattinata odierna è stata eseguita. Gli arrestati sono stati condotti nelle loro abitazioni dove permarranno agli arresti domiciliari.
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