Ha salutato tutti e per primi i suoi maestri: il procuratore Salvatore Curcio, accanto al quale ha cominciato la sua carriera in Dda, e il procuratore Nicola Gratteri, che lo ha seguito come suo capo per quasi otto anni. Ha ringraziato i suoi genitori. Un pensiero è andato anche a quei «compagni di viaggio che mi hanno insegnato tanto ma che purtroppo non sono più qui con noi».

Nel giorno del suo insediamento, il nuovo procuratore di Crotone Domenico Guarascio ha avuto un pensiero per il territorio che da 10 anni ha presidiato come pm nella Dda di Catanzaro e che conosce molto bene. Ha rivolto un messaggio molto sentito ai cittadini: «La magistratura non è una monade, non è un corpo a se stante, ma interpreta una domanda di giustizia. Ma se la cittadinanza non è vicina, non denuncia, non fa quell’atto civico di ribellione, che consiste anche solo nel presentarsi alle forze dell’ordine, poco ha significato per noi. So benissimo che perché ciò accada dobbiamo essere credibili e quindi lavoreremo anche per convincervi a starci vicino».

Guarascio non dimentica i suoi cinque sostituti della Procura di Crotone, «una squadra straordinaria, alcuni di loro li conosco personalmente perché, come saprete non sono alieno a questo territorio».

Riferendosi all’augurio del procuratore di Napoli, già procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, Domenico Guarascio ha affermato che ciò che dice il magistrato di Gerace “non è mai scontato e banale. Un uomo – ha detto il neo procuratore – che anche nella sua ruvidezza è buono e quando parla lo fa con cognizione di causa. Mi vuole bene, io gli voglio bene e sa benissimo che, da calabresi buoni, d’istinto vorremmo accontentare tutti ma in realtà non è possibile, soprattutto quando ci si pone alla guida di un ufficio direttivo di questa importanza.
Domenico Guarascio, 44 anni, è il più giovane procuratore d’Italia. Un dato, quello della sua giovane età, che è stato posto in rilievo da tutti, dal presidente facente funzioni del Tribunale di Crotone, Massimo Forciniti, dal Procuratore generale della Corte d’Appello, Giuseppe Lucantonio, dalla presidente di Corte d’Appello Concettina Epifanio che lo ha appellato affettuosamente Domenico.

Il neo procuratore lo ha sottolineato: «Questo è un Paese in cui la gioventù è vista in modo un po’ particolare. Non si è mai troppo vecchi o forse si è troppo giovani. Io posso dire che i miei dieci anni in Dda non mi sono mai risparmiato. Ho sempre dato il massimo nel rispetto delle regole». «All’avvocatura – continua – dico che sarò un punto di riferimento leale. Però voglio dire che la lealtà significa chiarezza degli intenti. Non amo, lo dico subito, le strumentalizzazioni».

«Conosco benissimo i problemi di questo circondario. Purtroppo sono problemi che derivano dalla penuria di risorse che è endemica». Guarascio ha definito quello di Crotone un Tribunale di frontiera in cui è facile che un magistrato dopo un periodo di esperienza minima poi vada via. Sa, Guarascio, che dovrà occuparsi anche di problemi logistici come la scopertura di organico, sia del personale amministrativo che all’interno della polizia giudiziaria che «spesso non ha abbastanza uomini per fare quello che la gente si aspetta che un ufficio di Procura faccia». Anche su questi temi il procuratore di Crotone promette di essere chiaro e credibile «per indossare questa toga con onore. Io e i miei colleghi vorremo essere credibili. Sappiamo cosa c’è bisogno di fare e cercheremo di farlo al massimo delle nostre possibilità».