In centinaia si sono ritrovati questo pomeriggio lungo la strada provinciale che porta alla discarica Pipino di Scala Coeli e sulla statale 106 jonica, per protestare chiedendo la chiusura dell'impianto dal quale nei giorni scorsi si sono registrati sversamenti di percolato nel fiume Nicà.  

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Il corteo è stato scortato da unità dei carabinieri e della polizia stradale, che hanno garantito la sicurezza durante l'intero percorso. La protesta ha interessato il tratto stradale che conduce alla discarica e una porzione della statale 106 fino a Torretta di Crucoli, nel Crotonese. Durante la manifestazione, si sono registrati anche momenti di tensione e ferma indignazione. Circa due ore, in cui non pochi sono stati i disagi al traffico e gli incolonnamenti lungo la strada provinciale.

Gli organizzatori della protesta hanno espresso la loro ferma richiesta di chiusura immediata della discarica Pipino, evidenziando le possibili conseguenze ambientali e sanitarie per la comunità circostante. La manifestazione odierna è stata solo l'ultimo atto di una serie di iniziative intraprese da cittadini e associazioni per evidenziare l'urgenza di una soluzione definitiva. Resta ora da vedere se le istituzioni locali prenderanno seriamente in considerazione le richieste della comunità e agiranno di conseguenza. La lotta per la chiusura della discarica Pipino continua, e gli abitanti della zona sono determinati a far sentire la propria voce fino a quando non verranno prese misure concrete per risolvere questa problematica ambientale.

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Nelle stesse ore i sindaci dei comuni di Crucoli, Scala Coeli e Cariati hanno preso parte, insieme ai prefetti di Crotone e Cosenza, al tavolo tecnico sul tema tenuto al Dipartimento ambiente della Regione Calabria.