In un manufatto adibito a pollaio con un materasso sporco e pieno di escrementi per letto, senza acqua e servizi igienici, rinchiuso in una stanzetta di 4 metri quadrati con tetto in eternit, con la porta che si apriva dall’esterno per il tramite di una serratura e un chiavistello.

 

Così i Carabinieri di Nicotera e Nicotera Marina, la Polizia locale e la locale Asp di Vibo Valentia hanno trovato un disabile di 59 anni, il quale è stato tenuto per anni segregato dal fratello e dalla cognata in condizioni descritte dagli inquirenti come inumane.

 

Fernando (nome di fantasia) ha vissuto in quel piccolo spazio coperto d'immondizia, tenuto in condizioni “intollerabili e penose”. I familiari che avrebbero dovuto proteggerlo, lo hanno costretto a vivere in cella “non provvedendo in alcun modo alla pulizia dell'ambiente da lui occupato, così da garantirne una anche solo accettabile condizione di igiene, omettendo di sottoporlo a cure e terapie, nonostante le assai precarie e cagionevoli condizioni psicofisiche, non provvedendo alla somministrazione di cibi e bevande in grado di tutelarne il sufficiente sostentamento”.

 

In considerazione di ciò, si procedeva ad avvisare immediatamente l’autorità giudiziaria, denunciando gli aguzzini ed a trasferire il povero uomo in un ambiente pulito ed amorevole. Oltre al fratello e alla cognata dell'uomo, altre tre persone, probabilmente componenti dello stesso nucleo familiare, sono state denunciate per maltrattamenti e sequestro di persona.  

 

S. M.