Per il decesso verificatosi nel giugno del 2019 andranno a processo andranno tre medici, due infermiere e un operatore-sociosanitario. Il dibattimento inizierà il 25 novembre
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Il Gup del Tribunale di Crotone, Romina Rizzo, ha disposto ieri il rinvio a giudizio di sei persone per la morte di Maurizio Manica, il 61enne di Crotone deceduto nel giugno del 2019 in una clinica privata di Cotronei. Si tratta dei medici Gabriella Oliveti, Annibale Oliveti ed Emilio De Masi (ex consigliere regionale), delle infermiere Giuseppina Fabiano e Caterina Tedesco, e dell’operatore socio-sanitario Antonio Pugliese.
Le accuse dalle quali si dovranno difendere nel dibattimento, che inizierà il 25 novembre davanti al giudice Anna Cerreta, sono a vario titolo omicidio colposo, lesioni colpose, sequestro di persona, privazione della libertà personale, morte come conseguenza del sequestro di persona.
Manica, che era affetto dalla sindrome di Down, la mattina del 19 giugno di due anni fa, venne trovato privo di vita nella sua stanza, poiché rimasto incastrato e strangolato dalle cinghie di contenzione con le quali era stato legato al letto per la notte.
Le indagini, condotte dai carabinieri di Petilia Policastro, sono state coordinate dal sostituto procuratore Ines Bellesi. Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Luca Tricoli, Leo Sulla e Giovanni Scordamaglia. Nel processo, la famiglia della vittima si è costituta parte civile ed è rappresentata dai legali Ferruccio Manica, Nuccio Barbuto e Antonio Greco.