Il primo cittadino ha commentato la delibera della Giunta regionale che ha deliberato l'assegnazione di ulteriori sette autonomie solo per il 2024/2025 e non per l'intero triennio: «Proseguiremo a difendere le ragioni della nostra città»
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La Giunta regionale, nel corso della riunione che si è tenuta ieri, su proposta della vicepresidente con delega all'Istruzione, Giusi Princi, dopo aver recepito le delibere delle Province e della Città metropolitana di Reggio Calabria relative alle integrazioni al piano di dimensionamento regionale, già approvato con Dgr 719/23, ai sensi del decreto Milleproroghe dello scorso 30 dicembre, ha deliberato l'assegnazione di ulteriori sette autonomie scolastiche per l'anno 2024/2025.
Le nuove autonomie risultano così distribuite: una alla provincia di Catanzaro, due a quella di Cosenza, una a quella di Crotone, una a quella di Vibo Valentia e due alla Città Metropolitana di Reggio Calabria.
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Tra le "nuove" 7 autonomie, distribuite alle Province su scala regionale, in base alla consistenza della popolazione studentesca, risulta esserci anche Acri, dove per quanto riguarda gli istituti superiori, in sostanza viene confermata la proposta di piano licenziata dal Comune e approvato dalla Provincia lo scorso mese di ottobre con due autonomie: per le scuole secondarie superiori (II ciclo), l’Iis Ipsia Iti e l’Iis Julia-Falcone, quest'ultima generata dall’accorpamento tra l’Itgct Falcone e il Liceo Julia.
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«Onestamente, essendo solo per un anno, la deroga al Piano per noi non è sufficiente», ha affermato il sindaco di Acri Pino Capalbo dopo che la Giunta regionale ha deliberato l'assegnazione di ulteriori 7 autonomie, tra le quali anche Acri. «Avendo già proposto e notificato il ricorso al Tar - dice il sindaco di Acri -, proseguiremo a difendere le ragioni della nostra città iscrivendo a ruolo lo stesso, al fine di tutelare il diritto allo studio e le ragioni dei nostri studenti per l'intero triennio».
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Il sindaco di Acri ha poi inviato un «ringraziamento agli studenti, ai docenti, ai Dirigenti scolastici, ai cittadini tutti - senza alcuna distinzione partitica - alle associazioni e alle organizzazioni sindacali che, accogliendo l’invito dell’Amministrazione a scendere in piazza, hanno sostenuto la nostra proposta di dimensionamento scolastico approvata dalla Provincia per ben due volte e ora anche dalla Giunta regionale, che ha rivisto la propria posizione: atteggiamento meritevole di apprezzamento».