Sette autonomie in meno a Catanzaro, quattro a Lamezia Terme e le restanti tre spalmate sul territorio. Dovrebbe essere questa l'equazione contenuta nel piano di dimensionamento scolastico che la Provincia dovrà licenziare entro il 15 di ottobre. Al momento non vi è ancora nulla di ufficiale ma la città capoluogo potrebbe essere quella maggiormente colpita dai tagli con l'accorpamento di sette autonomie scolastiche.

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A Catanzaro

In particolare, una prima bozza del documento dovrebbe prevedere l'accorpamento degli istituti comprensivi Patari-Rodari con la Pascoli-Aldisio, il Don Milani con il Mattia Preti, il Mater Domini con il Manzoni mentre per gli istituti secondari di secondo grado il liceo Classico Galluppi con il convitto e l'istituto d'istruzione superiore De Nobili, l'Istituto tecnico Agrario con l'Istituto Tecnico Professionale Petrucci Ferraris Maresca e, infine, l'Istituto Tecnico Tecnologico Chimirri con l'Istituto Tecnico Economico Grimaldi Pacioli.

A Lamezia Terme

Nell'area di Lamezia Terme dovrebbero subire l'accorpamento l'istituto comprensivo Manzoni-Augruso con il Don Milani, il Borrello-Fiorentino con il Nicotera-Costabile mentre per gli istituti secondari di secondo grado il liceo statale Campanella potrebbe finire accorpato con il Fiorentino. Infine, il polo tecnologico industriale ed artigianato Rambaldi potrebbe essere accorpato con l'Istituto tecnico economico De Fazio.

Sul territorio

Tre, infine, gli accorpamenti previsti sul territorio. La Provincia ha così assecondato le linee guida licenziate dalla Regione Calabria con cui si raccomandava la salvaguardia degli istituti soprattutto nelle aree interne. L'istituto comprensivo di Petronà dovrebbe essere accorpato a quello di Sersale, i due istituti comprensivi presenti a Chiaravalle Centrale avranno una sola autonomia e anche Badolato e Guardavalle dovrebbero finire accorpati.

Monta la protesta

Già sul piede di guerra lo storico liceo classico Galluppi di Catanzaro che domani scenderà in piazza per protestare contro l'accorpamento. All'iniziativa sarà presente anche l'assessore comunale all'Istruzione del Comune di Catanzaro, Nunzio Belcaro, in disaccordo con l'eccessivo taglio di autonomie previste nella sola città di Catanzaro.

Il no dell'amministrazione comunale

«Parteciperò volentieri», ha dichiarato Belcaro. «In questi giorni sto ascoltando le varie istanze e stiamo facendo nostre le preoccupazioni degli istituti scolastici. Siamo ben consapevoli che all'interno di un piano di dimensionamento scolastico la città capoluogo deve fare la sua parte più di altri ma questo metodo non sembra proporzionale e questo fa sì che le scelte appaiano forzate e in alcuni casi anche illogiche. Una parola dovremmo anche spenderla sui tagli nazionali perché c'è tanta preoccupazione. È proprio la visione di una scuola fatta di razionalizzazioni e di una visione aziendalista che prevede continui tagli in una nazione che invece investe sempre di meno nelle scuole, più che dimensionare e ottimizzare io penso che sulla scuola bisognerebbe investire».