I giudici di Catanzaro hanno riconosciuto la responsabilità penale prevedendo una pena pecuniaria oltre al risarcimento dei danni. Le dichiarazioni sull'inchiesta Why not rilasciate durante una puntata di Piazzapulita
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L'ex sindaco di Napoli ed ex pm a Catanzaro Luigi de Magistris dovrà pagare 1000 euro di multa per avere diffamato il giudice Salvatore Murone. Lo ha stabilito la Corte di Appello di Catanzaro che ha riconosciuto la responsabilità penale e lo ha condannato a una pena pecuniaria oltre al risarcimento dei danni.
De Magistris è stato condannato per diffamazione aggravata per alcune dichiarazioni fatte il 9 marzo 2017, nel corso della trasmissione Piazzapulita affermando che l'inchiesta Why Not «non fu portata a termine proprio perché fummo fermati da un sistema criminale fatto di pezzi di politica, pezzi di magistratura e pezzi di istituzioni, a danno dei presunti innocenti, perché se tu fermi un'indagine… e venuto fuori chiaramente che mi sono state scippate inchieste e che le inchieste non dovevano essere scippate».
Murone - parte civile nel procedimento, difeso dal professore Mario Murone - all'epoca dei fatti a cui si riferiva de Magistris, era procuratore aggiunto a Catanzaro, coordinatore del settore reati contro la Pubblica amministrazione, autore della relazione, datata 19 ottobre 2007, trasmessa con nota riservata alla Procura generale di Catanzaro in risposta alla richiesta di informazioni sul procedimento Why Not.
In seguito l'avvocatura generale dispose l'avocazione dell'inchiesta a de Magistris. Secondo la Corte d'Appello, le espressioni «indagine scippate» e «sistema criminale fatto di pezzi di magistratura» sono state «rese assolutamente fuori contesto».
«Le esternazioni di cui sopra si sono quindi rivelate assolutamente gratuite e non supportate da alcuna specificazione tale che potesse rendere maggiormente fruibile l'argomento alla gran parte degli utenti televisivi» scrivono i giudici.