Nella giornata di ieri, il nuovo direttore della Direzione investigativa antimafia, generale di brigata Giuseppe Governale, ha visitato la Sezione operativa di Catanzaro. Accolto dal capo sezione Antonio Turi ed accompagnato dal capo del centro operativo Dia di Reggio Calabria, colonnello Gaetano Scillia, il neo direttore, ha incontrato i funzionari ed il personale dell’articolazione del capoluogo, soffermandosi sulle attività concluse e su quelle in corso nell’ambito delle investigazioni preventive e di quelle giudiziarie, che riguardano il vasto territorio del distretto di Corte d’Appello di Catanzaro ed analizzando con attenzione le strategie operative da adottare per proseguire, con la massima incisività, l’azione istituzionale di prevenzione e contrasto dei complessi fenomeni di criminalità organizzata presenti sul territorio.

 

Supporto all’attività istruttoria

Nel corso dell’incontro il direttore ha affrontato il tema dell’attività operativa della Sezione di Catanzaro, particolarmente impegnata dal punto di vista investigativo con la locale Direzione Distrettuale Antimafia, con le quattro Prefetture che insistono sul territorio di competenza per quanto riguarda il supporto all’attività istruttoria antimafia dei prefetti e con i Tribunali del Distretto, per quanto concerne la proposizione delle proposte di adozione di misure di prevenzione, aspetto, quest’ultimo, che ha visto la Dia di Catanzaro impegnata venerdì scorso nell’esecuzione di un decreto di sequestro di beni per un valore di un milione di euro, nei confronti di un imprenditore lametino ritenuto vicino alla cosca Iannazzo e tratto in arresto nel 2015 dalla Dia.

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Governale ha, inoltre, incontrato il prefetto di Catanzaro, dottoressa Luisa Latella, il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, il questore di Catanzaro, e i comandanti regionali e provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, con i quali ha affrontato i delicati temi connessi al contrasto della criminalità organizzata nel distretto di Corte d’Appello di Catanzaro, rinnovando la massima collaborazione istituzionale.