Palmi (Rc) -Sei fermi per la morte di Maria Concetta Cacciola, la testimone di giustizia deceduta nel 2011, sono stati eseguiti oggi dai carabinieri. Si allarga l’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Palmi. La donna, nipote del presunto boss Gregorio Bellocco, accusato di essere il capo dell’omonimo clan di Rosarno, fu costretta ad ingerire acido muriatico.

Alle sei persone fermate oggi vengono contestati i reati di detenzione illegale di armi, furto aggravato e istigazione a esternare false dichiarazioni in Tribunale. Nel febbraio scorso, per la morte della donna erano state fermate 5 persone, tra cui i genitori della vittima e due avvocati. La procura sostiene che vennero fatte molteplici pressioni per convincere la donna a ritrattare le dichiarazioni rese ai magistrati.