VIDEO | Ieri una fiaccolata a sostegno del primo cittadino. Domani prevista un'assemblea di Libera con gli studenti
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«Siamo qui perché il gesto subito dalla comunità è grave», dice sotto la pioggia un cittadino di Dasà, mentre poco distante una signora aggiunge «questo paese vuole vivere in pace». Esce allo scoperto la comunità del piccolo centro delle Serre vibonesi, a meno da una settimana dall’aggressione subita in municipio dal sindaco Raffaele Scaturchio, e lo fa con una manifestazione di piazza e una fiaccolata su iniziativa dalle associazioni cittadine e dai gruppi della parrocchia.
«Siamo orgogliosi – afferma dal palco Nancy Scaramuzzino, a nome dell’associazione culturale dasaese – perché il paese e le scuole hanno risposto compatti alla chiamata, un fatto che mai era successo prima». Prende il microfono anche Giuseppe Arruzza, della protezione civile che rivolge un ringraziamento anche a quei cittadini di Acquaro e Arena che hanno partecipato. Applausi scroscianti all’indirizzo dei carabinieri, perché il raid punitivo è stata la conseguenza della solidarietà – che proprio gli amministratori dei centri avevano espresso all’Arma nel settembre scorso dopo un assalto all’unica caserma della zona – e dopo i fatti di Dasà, e l’arresto dei 4 aggressori, è prevista in queste ore una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.
«Convocheremo un consiglio comunale aperto – ha annunciato il sindaco Scaturchio – per organizzare una costituzione di parte civile plurima, perché non vogliamo fare sconti alle 4 bestie che non hanno aggredito soltanto me ma tutte le comunità che noi sindaci rappresentiamo».
Una mobilitazione che prosegue, quindi, mentre per domani è prevista a Vibo Velentia una assemblea che Libera terrà con gli studenti: «Vogliamo formulare con loro alcune proposte che gireremo al prefetto», ha spiegato Giuseppe Borrello – e il sindaco di Arena, Antonino Schinella, ha definito «rincuorante il cordone a nostra difesa eretto dalla comunità». Alla manifestazione di Dasà hanno partecipato anche il consigliere regionale Ernesto Alecci e il segretario provinciale di Pd, Giovanni di Bartolo.