Nel Dipartimento Autogestito Multimediale la presentazione del libro edito da Feltrinelli nel quale l’ex leader dei No Global tratteggia la sua esperienza a bordo delle navi che salvano le vite dei migranti nel Mediterraneo
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All’inizio del secolo era leader dei no global e portavoce dei disobbedienti, oggi naviga in qualità di capo missione a bordo della imbarcazione Mare Jonio, della Ong Mediterranea, l’unica battente bandiera italiana, in acque tutt’altro che tranquille, tra fermi amministrativi, ispezioni della Guardia di Finanza ed azioni poco ortodosse di contrasto al fenomeno dell’immigrazione condotte dagli organi di Governo. Luca Casarini è stato accolto all’Università della Calabria nel Dipartimento Autogestito Multimediale per presentare La Cospirazione del Bene, il libro nel quale l’attivista, dialogando con Gianfranco Bettin, «porta alla luce il dramma di chi sfida il mare» per sfuggire ai conflitti e alla miseria.
Tanti attivisti, pochi studenti
All’appuntamento moderato da Tiziana Barillà sono intervenuti l’europarlamentare Mimmo Lucano e la docente Maria Francesca D’Agostino e monsignor Giovanni Checchinato, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano. Gremita la platea da tanti ex militanti e pochi studenti, sintomo di quel progressivo distacco dei giovani dai temi dell’attualità che non risparmia gli atenei, fino a qualche tempo fa fucina della formazione intellettuale e politica oltre che didattica. «Da gennaio ad oggi sono morte nel nostro mare millecinquecento persone. O almeno queste sono le vittime accertate – ha sottolineato Casarini – Il 20 percento sono bambini, uno su cinque. Questa è la contabilità della morte. Noi invece vorremmo la narrazione della vita, vorremmo parlare di un'Italia che accoglie, di un'Italia che salva, di un'Italia che diventa per questo un grande Paese e non una piccola patria».
Distrazione di massa
Secondo Casarini «i migranti sono descritti come nemici in un quadro mediatico negativo amplificato dal clima di guerra dei nostri giorni. Il potere, perennemente in campagna elettorale, ci bombarda descrivendo un quadro da invasione barbarica. Nella realtà non vi è ovviamente alcuna invasione. E però questa narrazione è funzionale ad individuare un capro espiatorio, un nemico esterno per non parlare dei problemi interni: ad esempio il fatto che vi sono sei milioni di italiani sotto la soglia di povertà oppure del fatto che pure le persone che lavorano stentano ad arrivare alla fine del mese».
Dovere morale
Di accoglienza come gesto di dovere morale per tutti i popoli ha parlato Mimmo Lucano eletto al Parlamento Europeo nella lista di Alleanza Verdi Sinistra. «Il momento più basso di questo governo - ha detto - è stato il momento in cui, poche ore dopo la tragedia di Cutro con il mare che ancora restituiva alla costa i corpi dei deceduti, qualcuno ha avuto il coraggio di festeggiare il proprio compleanno. Un atteggiamento incompatibile con il senso del rispetto dei diritti umani e dell'umanità». Nel volume, edito da Feltrinelli, anche il testo dell’udienza di Papa Francesco, Mare e deserto, dedicato al calvario di chi attraversa il Mediterraneo. Segnale della medesima lunghezza d’onda su cui la Chiesa cristiana ed i soccorritori sono sintonizzati: «Una Chiesa degli ultimi che vede il Vangelo come qualcosa che annuncia la buona novella attraverso una scelta di vita» ha sottolineato ancora Casarini.
Persa una bussola
L’Arcivescovo Checchinato ha ricordato di essere egli stesso figlio di migranti. «Le migrazioni appartengono alla storia in quanto tale, e chiudere gli occhi di fronte alle migrazioni significa voler chiudere gli occhi davanti alla storia. Le migrazioni vanno gestite in maniera intelligente e umana» ha affermato abbandonandosi poi ad una riflessione che in parte spiega perché la sfera ecclesiale sia sempre meno determinante nell’indirizzare le coscienze dei cittadini e le scelte della politica: «È cambiato il tempo, la Chiesa è sempre più minoranza. Abbiamo bisogno di farcene una ragione». Venendo meno questo cardine della società civile, si è persa una bussola: «Non solo in Italia, ma in tutto l’Occidente».