Cosa Nostra, Camorra e ‘Ndrangheta hanno lasciato i loro territori e si sono radicate in tutta Italia, perfino in Europa, infiltrandosi nell’economia legale e illegale, mimetizzate perfettamente nella società. Ne hanno parlato a Link, in onda giovedì 3 novembre, Alessandro Russo e Gianpiero Cioffredi, che ha presentato i risultati del Rapporto Mafie nel Lazio, resoconto delle principali inchieste giudiziarie sulle mafie dal 2020 al 2022.

Un’evoluzione che va avanti dagli anni 70 e oggi, come ha svelato l’inchiesta Propaggine del maggio 2022, vede la ‘ndrangheta mettere stabilmente radici anche nella capitale. A Roma è stata scoperta la prima “locale”, una struttura che vive e opera stabilmente in città, a differenza di quello che accadeva fino al 2015, anno in cui la “Provincia” dà il consenso a creare una vera e propria filiale, a capo della quale mette i boss Alvaro e Carzo.

Oggi la ‘ndrangheta controlla il traffico di droga della capitale, si spartisce territori e affari con le altre organizzazioni criminali e con i clan romani. Le piazze di spaccio sono centinaia, aperte h24, da Tor Bella Monaca a San Basilio, da Primavalle al Pigneto, dal Tufello a Ponte di Nona. Sono gestite come aziende, con turni, stipendi e un fondo per l’assistenza legale in caso di arresto.

«A Roma convivono mafie tradizionali e mafie autoctone. La ‘ndrangheta è quella che potrebbe controllare la città anche militarmente, ma ha scelto di non farlo» ha detto Cioffredi «A Roma il fenomeno è stato sottovalutato almeno fino al 20102011. Gli Spada, i Fasciani, i Casamonica erano considerati degli straccioni, oggi le sentenze dimostrano che erano organizzazioni di stampo mafioso. Il metodo delle ‘ndrine è questo, gestire pacificamente la convivenza con le altre organizzazioni e creare rapporti con imprenditori, borghesia e pezzi di istituzioni».

Link va in onda ogni giovedì alle 21 su LaC Tv, canale 11 del DTT, 411 TivùSat e 820 di Sky. La puntata è disponibile su LaC Play (clicca qui).