Ancora code ai distributori e ora anche nei supermercati: «La preoccupazione è quella che lo sciopero degli autotrasportatori possa bloccare le consegne» (ASCOLTA L'AUDIO)
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Prima l’assalto ai distributori di carburante, ora quello ai supermercati. In Calabria si moltiplicano le segnalazioni di supermarket svuotati dai clienti preoccupati per lo sciopero degli autotrasportatori, ma anche per le incertezze provocate dalla guerra in Ucraina. Il tutto con il dubbio che tutto questo possa incidere sensibilmente sull’aumento dei prezzi. Negli ultimi due giorni sono state registrate lunghe file di autovetture nei distributori di carburante, molti dei quali hanno esposto il cartello con benzina e diesel esauriti. Ora questa psicosi ha portato all’assalto dei prodotti di prima necessità, a partire dagli alimentari. In diverse zone vengono segnalate carenze di alcuni prodotti, dopo che nei cittadini è prevalsa la necessità di fare scorte per la paura di non trovare dopo questi prodotti.
Davanti a un supermercato di Catanzaro, una donna con il carrello della spesa stracolmo racconta all’agi: «La preoccupazione è quella che lo sciopero degli autotrasportatori possa bloccare le consegne, non credo possa durare molto, ma in queste condizioni meglio non rischiare, visto anche che la guerra in Ucraina potrebbe comunque creare disagi».
Stessa analisi per un automobilista in fila davanti a uno dei pochi distributori ancora aperto: «Ai disagi provocati dallo sciopero e alle incertezze della guerra – ha detto – si aggiunge anche l’aumento dei prezzi del carburante. In alcuni distributori il prezzo del diesel e della benzina ha persino superato i due euro a litro. Non so se sia una strumentalizzazione o un aumento reale, di sicuro questi costi sono diventati insostenibili. Quindi, meglio fare il pieno prima che gli aumenti possano diventare insostenibili».
In un supermercato della provincia di Catanzaro, un addetto ha spiegato: «Non abbiamo al momento problemi di scorte, qualche disagio riguarda solo alcuni marchi prevalentemente legati alla pasta, ma nulla per ora che possa fare alzare il livello di attenzione».