Si chiama Antonio Perellis e da qualche giorno è conosciuto come il “camminatore solitario”.  Il camminatore solitario sta andando da Torino ad Acri per sensibilizzare la gente verso realtà che accolgono e supportano portatori di handicap o bimbi malati.

Acri è il suo paese di origine, destinazione finale della sua traversata. La città lo attende per il 28 settembre. La sua avventura è iniziata il primo settembre dal capoluogo piemontese. Ha fatto tappa a Forlì qualche ora fa e con un po’ di ironia ha dichiarato alla stampa: «Vado nel mio paese natale a trovare la mia famiglia: l’areo costa troppo il treno e il pullman anche; allora mi sono incamminato». In realtà la sua missione è molto più seria e nobile della sua battuta. L’appuntato della Benemerita, di origine calabrese, ha intrapreso questa avventura con l’obiettivo di sensibilizzare la gente verso realtà che accolgono e supportano i portatori di handicap o i bimbi malati.

Sono 1.176 i chilometri che dovrà percorrere per arrivare alla sua Acri. Viaggia solo, senza mezzi di supporto, e fa tappe di 50-60 km con qualche sosta tecnica, suggerita  dal suo fisioterapista. Lo ospitano, amici e persone che come lui sono sensibili a questi temi, e soprattutto tanti compaesani che risiedono lungo il suo percorso. Carico di emozione il video messaggio che Antonio Perellis ha realizzato alle porte di Rimini dopo  450 chilometri di cammino. «Questo cammino non è solo arrivare, ma essere fieri di quello che si trova durante il cammino, nel quale si incontrano emozioni forti» ha dichiarato nel suo video messaggio-.  Antonio è un alfiere delle associazioni che accolgono e si occupano di handicap e bambini malati, cui è vicino, vuole portare l'attenzione di chi incontra a queste realtà: chi, toccato da questo gesto, può dare un contributo tramite bonifico ad una delle associazioni sostenute da Antonio. La Calabria lo attende, Acri lo attende. È proprio il caso  di dire: forza Antonio siamo tutti con Te.