Dopo oltre due anni a capo dell'Ente sciolto per infiltrazioni mafiose, il prefetto in quiescenza va via con quale settimana di anticipo rispetto alla scadenza. Nella missiva, le difficoltà incontrate e un augurio per il futuro
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Era poco prima di ferragosto 2020 ed il prefetto in quiescenza Girolamo Roberto Maria Bonfissuto arrivava a Cutro, dopo medesima esperienza a Cirò Marina, a guidare il Comune, sciolto per ingerenza da parte della criminalità organizzata come da decreto del Consiglio dei ministri del 7 agosto precedente. Girolamo Bonfissuto, arrivato assieme al prefetto in quiescenza Domenico Mannino ed al funzionario economico-finanziario Emiliano Consolo, lascia qualche settimana prima della scadenza con una lettera di saluto alla comunità dell’importante centro del Crotonese. Una lettera sentita e madida di autenticità.
Non è affatto usuale che una figura così “burocratica” come un commissario prefettizio chieda addirittura scusa per ritardi amministrativi certamente ereditati e specifichi come lo sforzo, altrettanto inusuale, di aver ottemperato anche a concorsi che hanno dato una boccata di ossigeno ad una pianta organica che non prevedeva, quasi affatto, la presenza a servizio del Comune di figure tecniche, oggi, assolutamente fondamentali.
Raggiunto al telefono non si è sottratto a due domande nonostante il suo rientro anticipato sia dovuto a qualche problema di salute e di famiglia per cui gli abbiamo certamente rivolto gli auguri migliori.
Eccellenza, la comunità la ringrazia per la lettera (sotto potrete leggerla per esteso), che non si è affatto “ridotta” a saluti di circostanza da protocollo.
«Era doveroso, abbiamo, assieme agli altri validissimi componenti la Commissione, cercato di dare risposte ai cutresi, e non sempre ci siamo riusciti. La Calabria, che ho ritrovato anche professionalmente in queste due ultime esperienze (È nativo della provincia reggina, ndr) ha necessità di riferimenti certi e di prossimità; io nella mia carriera professionale avevo lavorato, prima dell’arrivo a Cirò Marina nel 2018, solo al centro nord ed in particolar modo in Toscana».
Quali sono state le difficoltà maggiori?
«Al Comune di Cutro il 70% dei dipendenti erano operai con un solo dirigente a scavalco che arrivava 12 ore alla settimana, abbiamo bandito concorsi ed i primi funzionari hanno già preso servizio, è importante che chiunque arrivi a svolgere il difficile compito di sindaco abbia l’opportunità di poter contare su di una squadra composta da professionisti e di uffici tecnici in grado di affrontare le difficili sfide dell’azione amministrativa moderna per poter dare, appunto, risposte concrete in termini di servizi e programmazione. Troppo spesso si studia e si danno sentenze sulla complicata situazione del sud che va, invece, va semplicemente dotato di strumenti e risorse indispensabili, oltre ad altri problemi».
La lettera del prefetto Bonfissuto
Ecco il testo completo della sua lettera ai cutresi, certamente già esaustiva del senso dello Stato e del sentimento autentico di vicinanza e sensibilità nei confronti della comunità che ha amministrato:
«Accingendomi a lasciare, per motivi personali, con qualche settimana di anticipo rispetto alla naturale scadenza, il mio mandato commissariale a Cutro, desidero far pervenire all'intera Comunità cittadina il mio più cordiale e caloroso saluto insieme all'augurio fervido e sincero di ogni bene per il futuro.
Espressione, questa del futuro, che non intende riferirsi ad una dimensione temporale indefinita e magari lontana bensi a quella imminente che sta per aprirsi con la consultazione elettorale amministrativa ormai prossima, che segnerà finalmente, dopo oltre due anni, la restituzione delle
Istituzioni comunali ad amministratori liberamente eletti.
Ma - si badi bene - il bene che giustamente si auspica per questo futuro che già si appresta a divenir presente non potrà essere certo dono del caso o di una sorte particolarmente benigna bensì dipenderà esclusivamente dalle scelte che Voi cittadini saprete operare nel segreto dell'urna; infatti, solo nella misura in cui tali scelte saranno autenticamente libere, cioè non determinate da pressioni, da condizionamenti o anche solo da aspettative egoistiche di utilità spicciole ed immediate, potrà veramente aprirsi per Cutro un percorso di autentica crescita culturale, civile, economica e sociale, di cui la comunità locale ha estremo bisogno anche per potere esprimere appieno le enormi potenzialità progettuali e creative di cui è capace e per poter valorizzare al meglio le risorse e le tradizioni del territorio.
Mi sento perciò di invitare tutti i cittadini di Cutro ad affidarsi ad amministratori prima di tutto onesti ma anche capaci e preparati, sicuramente disposti ad operare esclusivamente per il progresso della collettività e non già per il proprio tornaconto; vorranno rifuggire i cittadini di Cutro dal deleterio voto di scambio, che finisce col premiare chi, ben lungi dal perseguire il bene comune, mira invece, a proprio esclusivo vantaggio, al consenso clientelare acquisito mediante lusinghe e promesse quasi sempre irrealizzabili; e soprattutto vorranno scegliere i cittadini di Cutro quanti diano sicuro affidamento di avere le mani libere, nelle scelte amministrative che andranno ad operare, da quelle consorterie criminali che troppo spesso in passato hanno preteso, riuscendovi, di piegare l'attività degli apparati comunali ai loro esclusivi interessi.
Lascio Cutro con la serena coscienza di aver svolto le mie funzioni commissariali con impegno assiduo e col sincero intendimento di rendermi, nel mio piccolo, effettivamente utile per la comunità affidata alle mie cure.
Sono tuttavia consapevole che i miei sforzi, come del resto quelli dell'intera Commissione di cui ho fatto parte, non sempre hanno sortito i risultati auspicati dal momento che assai di più e meglio di quello che è stato fatto si sarebbe potuto fare.
Ma se ciò è effettivamente accaduto, e certamente è accaduto, non è stato certo per negligenza o per colpevole lassismo bensì per le oggettive difficoltà in cui si è dovuto operare, difficoltà essenzialmente legate alla pressoché totale assenza nei ruoli organici del Comune delle professionalità necessarie ad assicurare la piena funzionalità dei servizi che il Comune è chiamato ad erogare.
L'amarezza per i disservizi che proprio per tale situazione Voi cittadini avete dovuto troppo spesso subire, con più che comprensibile disappunto certo ma anche con ammirevole, sostanziale compostezza di cui Vi va dato atto, è però temperata dalla soddisfazione di aver io operato, in primissima persona, mi sia consentito, per ovviare almeno alle più vistose carenze degli organici comunali con il bando e l'espletamento di concorsi pubblici che hanno già consentito ed ulteriormente consentiranno nelle prossime settimane l'assunzione di personale tecnico, amministrativo e contabile
nonché di personale addetto alla vigilanza.
Ed i primi risultati di tale innesto di nuovo personale si stanno già vedendo, se è vero che è sotto gli occhi di tutti e comincia ad essere notato ed apprezzato dai cittadini il graduale ripristino delle condizioni di manutenzione, di pulizia e di decoro di strade, piazze e aree verdi dei centri abitati di Cutro e delle frazioni, ripristino cui si è posto mano grazie al proficuo lavoro del personale operaio del Comune e della ditta affidataria dei servizi ecologici, opportunamente coordinato e diretto dagli ingegneri reclutati con i concorsi appena espletati.
Ulteriori segnali incoraggianti si vedranno inoltre certamente nelle prossime settimane sia con la velocizzazione di importanti procedimenti, alcuni dei quali in prolungato stato di impasse, per la progettazione e la realizzazione di lavori ed opere pubbliche qualificanti per i quali sono stati ottenuti dal Comune cospicui finanziamenti, sia anche con un più solerte disbrigo delle pratiche urbanistiche da parte del competente servizio.
Sono proprio questi primi, timidi segnali di un'inversione di tendenza rispetto ad un passato segnato da inefficienze e ritardi ad ispirare un cauto ottimismo, a far credere cioè che il tempo del riscatto per Cutro e per i suoi cittadini non solo non sia lontano ma sia addirittura iniziato; solo deve corroborarsi e prendere forza mediante il raggiungimento, che richiede l'impegno di tutti, di sempre nuovi traguardi di efficienza, trasparenza e operatività affinché possano schiudersi anche per questo territorio finora tanto sfortunato concrete prospettive di sviluppo, di crescita e di sempre
maggiore benessere in una dimensione di autentica libertà.
E' appunto con questi sentimenti di fiducia e speranza che mi piace accomiatarmi da questa ridente cittadina, che, gratificata in tutto da una natura particolarmente prodiga e benigna, attende finalmente di essere gratificata anche dalle sue donne e dai suoi uomini migliori.
Cordialmente».