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Quarantasette indagati, fra imprenditori, boss e professionisti e un’indagine chiusa in tempi brevissimi. Sono questi i numeri di “Cumbertazione”, l’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, arrivata nei giorni scorsi a conclusione. Sono stati notificati, infatti, gli avvisi di chiusura delle indagini preliminari nei confronti di tutti gli indagati.
Si tratta solo del filone reggino dell’operazione condotta, nel gennaio scorso, in cooperazione con la Dda di Catanzaro.
Le due procure scoprirono, grazie al certosino lavoro della Guardia di Finanza, come buona parte delle grandi opere della Calabria fossero finite nelle mani di un gruppo di potere appoggiato dalla ‘ndrangheta. Personaggi principali dell’inchiesta furono gli imprenditori della famiglia Bagalà, Giorgio Morabito e Giorgio Ottavio Barbieri.
Proprio loro risultano oggi indagati per associazione per delinquere di tipo mafioso. Si tratta nello specifico di: Luigi Bagalà, Giuseppe Bagalà, Francesco Bagalà (classe ’77), Francesco Bagalà (classe ’90), Giorgio Morabito, Giorgio Ottavio Barbieri, Carlo Cittadini e due noti professionisti gioiesi come Pasquale e Angela Nicoletta.
Per l’accusa, tutti avrebbero fatto parte dell’associazione mafiosa assieme alla cosca Piromalli, egemone sul territorio di Gioia Tauro. Sarebbe stata proprio la ‘ndrina della Piana ad avere mani e piedi dentro le grandi opere della regione. Una sorta di “cerchio magico” all’interno del quale gli appartenenti avevano creato una sorta di cartello di imprese per aggiudicarsi i lavori più importanti, approfittando anche di alcuni personaggi interni a realtà come Anas o alla stessa Suap (si ricordi l’inchiesta “Ceralacca”, da cui nasce tutto quanto). Ed è proprio “Cumbertazione” il termine dialettale utilizzato per indicare questa struttura “chiusa”, dove si studiava tutto nei dettagli: dalle diverse offerte da presentare, alla decisione di chi, poi, quell’appalto se lo sarebbe garantito effettivamente. Ma era quasi sempre una farsa, perché l’accordo era a monte. Tutto deciso a tavolino.
Diverse le opere realizzate dal gruppo vicino ai Piromalli: dal centro polifunzionale di Gioia, a piazze, lungomare, parco urbano, lavori sul torrente Budello.
Non sfugge, ovviamente, anche la figura di Barbieri, imprenditore di punta del cosentino, dove ha realizzato fra gli altri i lavori a piazza Bilotti, così come quelli relativi agli impianti di Lorica e all’avio superficie di Scalea. Questi fatti, però, sono all’interno del fascicolo in mano alla Dda di Catanzaro, così come i rapporti con le cosche Lanzino-Rua-Patitucci e con il clan Muto.
Barbieri, nell’inchiesta “Cumbertazione”, rileva per le sue relazioni con i Bagalà, essendo divenuto un punto di riferimento per l’intero gruppo, mettendo a disposizione anche le sue società per la costituzione di Ati ed Rti fittizi.
Diversi e numerosi gli episodi di turbativa d’asta contestati ai diversi indagati. Fra loro, anche il sindaco di Cosoleto, Antonino Giuffrè.
Nell’elenco compare poi il funzionario Anas, Giovanni Fiordaliso, ad oggi ristretto agli arresti domiciliari, con l’accusa di aver ottenuto soggiorni gratuiti a Taormina e Firenze, nonché orologi Rolex, in cambio di informazioni riservate fornite ai Bagalà e addirittura dei format dei file Anas, con il relativo logo.
Tutti hanno ora 20 giorni di tempo per presentare memorie o chiedere di essere sottoposti ad interrogatorio. Poi la Dda procederà con le richieste di rinvio a giudizio.
L’elenco degli indagati:
Luigi Bagalà, classe 1946
Giuseppe Bagalà, classe 1957
Francesco Bagalà, classe 1977
Francesco Bagalà, classe 1990
Giorgio Morabito, classe 1974
Rocco Pasquale Nicoletta
Angela Nicoletta
Carlo Cittadini
Giorgio Ottavio Barbieri, classe 1976
Gianluca Scali
Domenico Gallo, classe 1956
Cristiano Zuliani
Ettore Della Fazia
Francesco Migliore
Filippo Migliore
Alessio Lacorte
Vito La Greca
Santo Fedele
Francesco Fedele
Bruno Polifroni, classe 1967
Rocco Leva
Bruno Madaffari
Maria Vittoria Plastina
Emilio Cipolla
Domenica Coppola
Angelo Zurzolo
Gaspare Castiglione
Mirko Pellegrini
Giovanni Fiordaliso
Giacomo Morabito, classe 1988
Roberto Di Paola
Antonino Quattrone, classe 1973
Antonino Gioffrè
Francesco Marcellini
Vincenzo Raso, classe 1965
Bruno Iaria, classe 1967
Antonio Giuseppe Currenti
Giuseppe Rigoli
Paolo Speziale
Domenico Auddino
Raffaele Zangari
Mariano Arena, classe 1950
Santo Gagliostro
Luigi Macrì, classe 1989
Roberto Bassman
Domenico Maugeri
Vincenzo Polifroni, classe 1972
Consolato Minniti