«Dobbiamo camminare insieme, altrimenti non riusciamo a concludere nulla, e soprattutto dobbiamo allenarci a volerci bene perché questo è il Vangelo allo stato puro». Sono le prime parole da vescovo di monsignor Fortunato Morrone, chiamato alla guida dell'arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, a conclusione dell’ordinazione episcopale celebrata questa mattina nella chiesa parrocchiale Maria Madre della Chiesa, a Crotone. Parole, scandite da sincera emozione, che ha voluto rivolgere in modo particolare alla nuova comunità diocesana – presente con una piccola delegazione di fedeli a causa delle restrizioni anti Covid- che sta per accoglierlo. Poi ha incoraggiato le donne e mamme di San Leonardo di Cutro, dalla cui parrocchia proviene: «Ricordate che voi siete il presente e futuro dei vostri figli» ha detto loro.

Verso Reggio Calabria

Monsignor Morrone prende il posto di monsignor Giuseppe Fiorini Morisini, che saluta l'arcidiocesi reggina per sopragiunti limiti d'età: «Lascio una Chiesa che sta camminando, con i suoi problemi e le sue prerogative, che certamente lui saprà portare avanti con la freschezza, l’energia, l’intelligenza e l’esperienza pastorale che ha» ha detto Morosini, che ha concelebrato la solenne liturgia presieduta dal vescovo di Crotone-Santa Severina, monsignor Angelo Panzetta.

«Fortunato è un uomo semplice, molto dotto, capace di stare in mezzo alla gente, ha questa vicinanza a Dio e ai sacerdoti. Ha proprio quello che papa Francesco sta chiedendo all’episcopato» ha osservato Panzetta che, pur rallegrandosi per l’elezione di monsignor Morrone, ammette la “perdita” che incassa la diocesi crotonese, privata di «una colonna della nostra Chiesa, ma Dio saprà ricompensarci».

I tre amici diventati vescovi

Alla celebrazione hanno partecipato autorità civili, militari e religiose. Particolarmente significativa, tra gli altri, la presenza dei vescovi di Matera-Irsina e Noto, monsignor Giuseppe Caiazzo – che ha anche concelebrato - e monsignor Antonio Staglianò, amici di infanzia del neo vescovo, tutti e tre originari di Isola di Capo Rizzuto.

«L’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova non poteva avere vescovo migliore di don Fortunato – commenta Caiazzo – non perché io lo conosca da quando eravamo ragazzi, essendo cresciuti insieme, ma perché conosco tutte le sue qualità, come pastore, come teologo e dal punto di vista umano».

«Attendevamo da anni che don Fortunato diventasse vescovo, così ora il trio si ricompone. Noi – ricorda Staglianò sorridendo – quando eravamo ragazzi giocavamo sul concetto della Trinità: don Pino (Caiazzo, ndr) era il Padre, don Fortunato era lo Spirito Santo e a me appropriavano il figlio, ma non tanto il figlio inteso come Verbo nella carne, quanto il figliol prodigo. È bello oggi poter vivere l’ultimo scorcio della nostra vita, insieme, in questa dimensione del ministero episcopale».

L’ingresso a Reggio Calabria

Giovedì 10 giugno alle ore 19:00 nella Basilica Cattedrale di Crotone, monsignor Morrone presiederà la solenne celebrazione eucaristica che vedrà la partecipazione di tutto il clero dell'arcidiocesi di Crotone - Santa Severina.
Sabato 12 giugno, infine, il nuovo arcivescovo farà solennemente il suo ingresso nella Cattedrale di Reggio Calabria, dove presiederà l'eucaristia alle ore 11:00.