«Jorit rapa l’acqua». I crotonesi dopo la disperazione e le accuse alla politica per l’assenza prolungata dell’acqua in città, ormai sono passati al sarcasmo («Jorit apri l’acqua») per mettere l’accento su una situazione diventata ormai insostenibile.

Sono giorni, infatti, che in molte zone della città di Pitagora non c’è acqua. Giovedì scorso a causa della rottura di una condotta, quella di Neto, aveva creato il disservizio. Neanche la condotta di emergenza attivata da Sorical, così come dichiarato venerdì scorso dal commissario Calabretta, aveva risolto il problema. D’altronde, lo stesso Calabretta nel comunicato aveva tenuto a sottolineare che la soluzione tampone non avrebbe potuto «garantire la regolarità del servizio».

Nella serata di ieri, però, la notizia dell’avvenuta riparazione: in poche ore i cittadini avrebbero riavuto l’acqua nelle proprie abitazioni. Mentre in alcune zone pare che il problema sia stato risolto, nel centro storico per esempio, in molte altre i cittadini sono ancora senza. Corre voce di una nuova rottura delle condotta, ma la notizia non pare essere stata confermata dall'azienda né dal Comune.

E allora l’attenzione dei social, polarizzata nella scorsa settimana dal murale di Jorit nel quartiere 300 alloggi, si è spostata sulla carenza idrica: «Alle 14.40 ancora l’acqua non c’è», «ma quando torna l’acqua», «aspetta e spera»; «Ancora perdita d'acqua in via dei Melograni!», «stiamo puzzandooo». Questi alcuni dei messaggi che campeggiano in una delle pagine Facebook della città di Pitagora e che scandiscono le ore passate in attesa che l’acqua ritorni a scorrere dai rubinetti delle case.