È la denuncia di alcuni esponenti del terzo settore che definiscono la situazione paradossale, chiedendo «tutela dei diritti fondamentali di persone che agli occhi delle istituzioni oggi sembrano invisibili»
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«Migranti espulsi che non possono lasciare la città perché non hanno ancora potuto vaccinarsi e così ottenere il green pass». È la denuncia che arriva, attraverso una nota, da alcuni esponenti del terzo settore di Crotone che definiscono la situazione «paradossale». Anna Corrado e Pino De Lucia, rispettivamente portavoce pari opportunità e responsabile immigrazione di Legacoop, Antonio Tata di Libera e Filippo Sestito, spiegano che «nel frattempo le istituzioni non si preoccupano della loro sorte, dopo il decreto di espulsione nessun intervento programmato in via ufficiale per gestire una problematica che rischia di diventare una bomba ad orologeria».
Al momento, il gruppo di migranti, tra i quali ci sarebbero anche minori, sarebbe ospite in una parrocchia della città: «Come al solito – si legge nella nota - sono gli enti del terzo settore e la Caritas a farsi carico di queste persone, tra cui anche bambini, fornendo accoglienza e ristoro per evitare il peggio, addirittura rischiando in prima persona accuse formali a causa di norme da modificare».
«Quanto dovremo ancora aspettare – concludono Corrado, De Lucia, Sestito e Tata - prima che il ministero dell’Interno e gli enti preposti si decidano ad affrontare questa situazione? È fondamentale che lo Stato intervenga a tutela dei diritti fondamentali di persone che agli occhi delle istituzioni oggi sembrano invisibili».