"In breve i fatti. Al fine di contrastare la cronica morosità di Soakro s.p.a. (Gestore Unico del Servizio Idrico Integrato nell’ATO 3 di Crotone), che al 31.12.2014 ha accumulato nei confronti di Sorical un debito di ben 29 MILIONI di Euro (rappresentativi di n. 7 anni di fornitura idrica erogata all’ingrosso e non pagata), oltre accessori, Sorical ha avviato nella giornata del 7.04.2015 operazioni di mera riduzione dei volumi idrici normalmente erogati - si legge nel comunicato della società - L’avvio di tale riduzione era stata preannunciata a Soakro ben 18 giorni prima, con l’invio di dettagliata nota di diffida in cui si dava atto che se Soakro non avesse pagato a Sorical quantomeno il minor importo di 1.7 mln/€ (a fronte di un debito di 29 mln/€!) Sorical avrebbe ridotto le portate idriche, garantendo comunque – anche in riduzione – un quantitativo di volumi idrici in linea con la regolamentazione di settore e pienamente sufficienti a soddisfare il fabbisogno della popolazione residente nei comuni ricadenti nel citato ATO3 KR. Soakro però – come in passato – ha totalmente ignorato la predetta diffida, e dunque a decorrere dal 7.04.2015 Sorical ha dato avvio al proprio piano di riduzione, che ha investito in primis i serbatoi a servizio del territorio di Crotone. In conseguenza di tali fatti, precisano i vertici societari “il Sindaco di Crotone anziché stigmatizzare e contrastare le gravi inefficienze del proprio gestore Soakro, ha adottato un’ordinanza contingibile ed urgente con la quale ha ordinato a Sorical (che non è fornitore dei cittadini di Crotone), anziché a Soakro (che è fornitore dei cittadini di Crotone!) di ripristinare le portate ante reductio. L’illegittimità di tale ordinanza è stata subito evidenziata da Sorical, in una formale comunicazione inviata anche alla Prefettura di Crotone, nella quale si dava risalto (tra l’altro) del grave sviamento di poteri messo in atto dal Sindaco, posto che nell’ordinanza  non era stato nemmeno indicato un termine ultimo di efficacia delle stessa (con il rischio di pregiudicare ad libitum la posizione di Sorical). Il Sindaco però non ha inteso minimanate entrare nel merito delle pregnanti argomentazioni prospettate da Sorical, preferendo invece porre in essere l’ennesima azione lesiva dei sacrosanti diritti della Società, e della Regione Calabria. In data 9.04.2015, infatti, il Sindaco di Crotone, dipendenti comunali e di Soakro, si sono recati presso gli impianti regionali (serbatoi regionali di Vescovatello Basso e Vescovatello Alto), in gestione Sorical, operando un’illegittima e grave requisizione sine titulo dei serbatoi medesimi”.

Continuano poi dalla Sorical spiegando che “questo tipo di condotte è già stato dichiarato illegittimo dal Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, e dunque Sorical agirà in ogni sede e luogo per tutelare i propri diritti, provvedendo anche a denunciare alle competenti autorità tale condotta illecita”. Grande comunque è il rammarico manifestato dai vertici societari posto che “malgrado l’ampia disponibilità manifestata da Sorical in anni di infruttuose trattative – l’unica azione formale che il Comune di Crotone ha voluto assumere non è stata certo (come in tante sedi istituzionali assicurato) diretta alla soluzione della problematica di che trattasi, ma si è sostanziata invece nell’ennesima illegittima lesione dei diritti e degli interessi della Sorical.” “Tra l’altro” spiegano dalla Sorical “il comportamento del Sindaco di Crotone è ulteriormente censurabile, visto che la Sorical aveva già delineato allo stesso una diversa strada per superare le gravissime inefficienze di Soakro ed al contempo tutelare i cittadini residenti, proponendo all’Amministrazione comunale la sottoscrizione di un contratto di utenza temporaneo direttamente tra la Sorical ed il Comune, a fronte del quale utente della Società sarebbe divenuto nuovamente solo l’Ente, e non la Soakro inadempiente, con ovvio obbligo però del Comune di pagare a Sorical i relativi corrispettivi. Tuttavia, anche questa proposta è stata letteralmente ignorata, essendo molto più comodo continuare a beneficiare di un servizio senza che nessuno si degni di pagarlo!”. Dal 15.04.2015 comunque la Società – nella pienezza dei suoi diritti –  riavvierà le operazioni di riduzione, per come già comunicato alla Soakro ed al Comune di Crotone, con nota del 9.04.2015. I vertici societari concludono dicendo “con immani sforzi questa Società sta provando a superare la crisi finanziaria causata proprio dalla morosità dei propri Utenti, tentando di rispettare tutti gli impegni di pagamento assunti verso i propri creditori nell’Accordo di Ristrutturazione dei Debiti ex art. 182/bis L. Fall. con essi sottoscritto. Però, se criticità come quelle di Soakro continuano ad essere ignorate, o peggio gestite con ordinanze ed azioni illegittime, l’unico risultato che si otterrà sarà il complessivo pregiudizio di tutto il servizio idrico regionale che Sorical, tra mille difficoltà, continua comunque ad erogare in modo efficiente e continuativo. Il pagamento del corrispettivo dovuto dagli utenti di Sorical è infatti l’unica fonte di entrata di cui la Società mista dispone per coprire i propri costi gestionali e realizzare il corposo piano di investimenti affidatole dalla Regione. E’ ovvio, dunque, che un debito enorme come quello di Soakro, che continua a crescere nell’indifferenza ed incapacità complessiva, rischia di far saltare tutto il sistema e dunque ripercuotersi proprio sui cittadini calabresi. Cui prodest?”