Le attività commerciali del centro cittadino sono da settimane bersaglio di ladri e vandali. Fipe Confcommercio: «Necessario porre grande attenzione al tema della sicurezza e della legalità»
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«Episodi di microcriminalità purtroppo ci sono, ma per fortuna non sono un fenomeno che possa creare forte allarme, almeno come riconducibilità alla criminalità organizzata». Lo ha detto il prefetto di Crotone, Maria Carolina Ippolito, a margine della cerimonia per la Festa dell’unità nazionale e delle forze dell’ordine, commentando con i giornalisti la serie di furti e danneggiamenti che si sono registrati nelle ultime settimane in città.
L’ultimo è stato scoperto ieri mattina, in piazza Umberto I, a poche decine di metri dal luogo della celebrazione di oggi: nella notte ignoti si sono introdotti in un ristorante dopo aver sfondato la porta a vetri. Un bottino di poche decine di euro e una bottiglia di amaro, che il ladro avrebbe consumato durante l’intrusione nel locale. Sull’episodio indagano i carabinieri, che sul marciapiede antistante l’attività hanno rivenuto anche tracce di sangue, segno che forse chi ha eseguito il furto si è ferito durante l’effrazione.
Una situazione su cui resta alta l’attenzione delle forze dell’ordine, ma che sta creando comunque preoccupazione tra commercianti ed esercenti: «Proprio nel momento in cui gli operatori economici tentano, con fiducia, di tornare alla normalità, assistiamo ad un progressivo aumento di atti di microcriminalità che danneggiano ulteriormente le nostre attività, già penalizzate da un momento storico ancora caratterizzato da grande incertezza» ha commentato in un nota Emilia Noce, presidente di Fipe Confcommercio Crotone, esprimendo vicinanza e solidarietà al titolare del ristorante per il furto e i danni subiti.
«Non bisogna perdere la fiducia, ma appare evidente, nella nostra città, la necessità di porre grande attenzione al tema della sicurezza e della legalità. Siamo certi - conclude Noce - che le forze dell’ordine faranno presto chiarezza sull’accaduto, assicurando alla giustizia i responsabili di questo ennesimo increscioso episodio».