All'alba di mercoledì mentre le fiamme gialle di Crotone eseguivano le misure cautelari scaturite dall'inchiesta Thomas (per i dettagli CLICCA QUI), un altro gruppo di finanzieri era impegnato in una serie di perquisizioni domiciliari all'interno delle abitazioni di quattro colleghi accusati di aver violato le banche dati del comando e di aver fornito informazioni coperte da segreto d'ufficio.

 

Dominus dell'operazione di "controspionaggio" è Donato D'Amelio, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, finanziere in pensione che avrebbe utilizzato l'operatività garantita dai suoi ex colleghi in servizio, Giuseppe Condemi e Roberto Triolo, per fornire dettagli sulle indagini in corso. I due luogotenenti sono accusati di violazione di segreto d'ufficio ma per Triolo l'accusa è aggravata dal'aver favorito le cosche crotonesi. Entrambi avendo facile accesso alle banche dati e su istigazione di Donato D'Amelio ma anche di altri soggetti esterni, carpivano le informazioni mettendole a disposizione di alcune ditte operanti a Cutro. Indagato a piede libero anche un quarto finanziere in pensione, Domenico Ferrara.