Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha archiviato in via definitiva la pratica di trasferimento per incompatibilità ambientale e/o funzionale nei confronti del procuratore capo di Crotone, Giuseppe Capoccia, attualmente sotto processo disciplinare, a seguito della condanna alla censura annullata con rinvio dalle Sezioni Unite della Cassazione.

La relatrice Ilaria Pepe ha esposto le motivazioni che hanno portato la prima commissione a votare per l’archiviazione della pratica. «Seppur in sede penale, il gip aveva evidenziato un giudizio negativo sulle condotte del collega, la vicenda in esame, nella quale il procuratore avrebbe avuto un ruolo di intermediario tra le istituzioni e il presidente del Crotone calcio, non ha avuto alcun eco mediatico né ha causato disagio all’ufficio, tantomeno al foro di Crotone».

Prima del voto, il vicepresidente del Csm, David Ermini, ha dato facoltà di intervenire al consigliere laico, Fulvio Gigliotti, esponente del M5S, ed ex membro del Consiglio Giudiziario di Catanzaro. Il componente della sezione disciplinare si è espresso con toni negativi circa la proposta di archiviazione: «Trovo assertiva la motivazione, che non è condivisibile, visto che la prima commissione non ha dato risalto alle preoccupazioni esposte in sede penale. Ritengo infine che la condotta del procuratore non sia stata irrilevante. La questione, a dire la verità, avrebbe meritato un approfondimento. Per questo mi asterrò».

La votazione finale: 12 favorevoli, nessun contrario e 5 astenuti (Fulvio Gigliotti, Sebastiano Ardita, Stefano Cavanna, Alberto Maria Benedetti e Filippo Donati).