La Pallavolo Crotone mostra la strada della partita doppia del risparmio di fronte alla chiusura dei palazzetti. Con la chiusura del PalaMilone da più di tre anni a Crotone c’è fame di strutture sportive ed aumenta il disagio dei cosiddetti sport minori che tutti sanno, purtroppo solo nelle campagne elettorali, quanto abbiano un enorme impatto sociale. Ed al PalaKrò, l’unica struttura rimasta attiva e solo grazie all’impegno delle società dilettantistiche, il disagio riesce a diventare opportunità.

La Pallavolo Crotone, che già ha avuto il coraggio di partecipare al bando del Comune che scarica tutto il costo del ruolo sociale sulle spalle delle società dilettantistiche, dimostra, ancora una volta, che il disagio mostra la strada delle opportunità. Tracciati nel palazzetto due campi omologabili per i campionati giovanili di seconda divisione ed Under 18, la società, in pieno accordo con la Federazione, inizia in questo week end un percorso che permette di poter disputare una doppia partita di campionati diversi in contemporanea, tracciando così una strada nuova in Calabria, che segna anche notevole risparmio energetico.

«Abbiamo avuto un vero e proprio boom di iscrizioni ed alla fine della stagione dovremo disputare più di 150 gare di campionati vari – ci racconta Pietro asteriti della Pallavolo Crotone Poseidon – tra aumenti energetici e l’insufficienza di strutture, abbiamo avuto il pieno appoggio della Federazione nell’allestimento di un doppio campo di gioco che ci permette di disputare due gare in contemporanea, felicissimi che stia funzionando!».

D’altronde la strada era obbligata anche per la politica attuata dal Comune di Crotone che non ha intenzione e risorse per farsi carico del costo del ruolo sociale dello sport: «Non solo noi che gestiamo, con il contributo indispensabile di volontari e di altre società dilettantistiche, il PalaKrò -aggiunge Asteriti- ma anche Piscina, e speriamo presto per chi sarà chiamato a riaprire il PalaMilone, non abbiamo molte strade per sopportare le spese di gestione, e non solo per il caro energia che ovviamente ha esasperato il tutto».

E mentre tutte le Associazioni dilettantistiche attendono risultati concreti dalle opportunità provenienti dal Pnrr, si porta a casa il riscontro positivo da parte degli ospiti della Pallavolo Crotone che, in questa occasione, sono provenienti da Catanzaro e Chiaravalle, e che ovviamente vivono quasi medesime criticità dai loro territori.

«Noi siamo ospiti di privati - ci ha raccontato Patrizia Trimarchi della Asd Olvi Volley di Catanzaro – comprendiamo che siano privilegiate le società che disputano campionati almeno regionali, ma questi ottimi esperimenti e sforzi, dimostrano che noi associazioni dilettantistiche siamo in piena sintonia con i principi più sani dello sport, sempre e comunque».

Ancora più diretto il saluto di Cesare Pileggi che ha accompagnato le sue ragazze della Asd Pepea Chiaravalle «è ovvio che noi si guardi con entusiasmo alle opportunità che le ragazze più piccole possano condividere con le più grandi momenti formativi come questo – ha rafforzato il concetto il dirigente che è anche amministratore nel suo comune del catanzarese – ma è importante che si guardi a questo esperimento anche come attrattore di un concetto di spettacolo/evento che candidi naturalmente l’associazionismo sportivo a riferimento per una visione produttiva dei nostri territori, e non solo per l’enorme ruolo sociale a cui supplisce da troppo tempo».