Un enorme cuore luminoso sulla spiaggia ha fatto da cornice sul lungomare di Crotone a Una fiaccola per non dimenticare, l’iniziativa promossa dal comitato Crotone ci mette la faccia, in ricordo di tutte le persone – tante, troppe - che hanno perso la vita a causa di un tumore. Dopo un lungo periodo di stop – prima per il Covid, l’anno scorso per il maltempo –, la manifestazione è tornata sotto una nuova veste: niente più lanterne volanti (ne sono state lanciate solo due simboliche), ma tante candele accese. «Tanto l’obiettivo è sempre lo stesso, dare luce e voce a chi purtroppo non può più» tiene a sottolineare l’organizzatrice, Tina De Raffele, che la malattia l’ha affrontata e combattuta.

L’eterna emergenza ambientale

L’iniziativa è un modo per ricordare i propri cari, vittime del cancro, nel giorno in cui si commemorano i defunti, ma anche per tenere alta l’attenzione sulla mai sopita emergenza ambientale che tiene ancora sotto scacco un’intera città. A Crotone, bisogna tenere alta l’attenzione «non solo sull’ex area industriale, dove sappiamo che ci sono i veleni anche se ancora restano lì, ma anche fuori dal Sin, a Crotone, ci sono interrati rifiuti pericolosi. Sembrerebbe che ce li abbiamo sotto casa, per le strade, sotto i campi di calcetto e le case popolari. Noi abbiamo il diritto di sapere dove sono e di chiedere una nuova bonifica».

Queste persone che vengono commemorate ogni anno, il 2 novembre davanti al cimitero di Crotone, «sono vittime di un sistema che andrebbe rivisto, non possono essere dimenticate. Ogni anno vanno ricordate, ma ogni anno si aggiungono sempre più luci. Mi pare, purtroppo, che i morti di tumore stanno aumentando sempre di più, soprattutto tra i giovani. Non dobbiamo abbassare la guardia» dice Tina.

Una fiaccola per non dimenticare i morti di tumore

Su una bacheca, i post-it con i nomi dei propri angeli, accompagnati da brevi messaggi d’amore. «Sono qui per ricordare mia mamma, è venuta a mancare per un male al seno. Sono qui per ricordare lei e altre persone» ci dice una giovane donna mentre accende la sua fiaccola. Tutti hanno qualcuno per cui far brillare una luce tra le mani: «Li ricordiamo con amore e con affetto, anche se questo male continua ancora a mietere vittime» aggiunge un’altra signora.

Negli occhi la tristezza, dovuta all’assenza di chi non c’è più, ma anche un filo di rabbia che davanti ai nostri microfoni trova sfogo: «La gente muore tutti i giorni, nessuno fa niente», «Non se ne può più, nella mia famiglia ce ne sono stati malati di tumore e sono tutti morti».

Lo stesso comitato Crotone ci mette la faccia, negli ultimi anni, ha perso più di qualche guerriero: il cancro se l’è portato via. Nonostante tutto, Tina continua, anche per loro, a lottare e denunciare, senza perdere la speranza: «Mi piacerebbe non sentire più di morti di tumore o di giovani che si ammalano di tumore. Questo è un sogno che non penso che riuscirò mai ad avverare, però si parte sempre da un piccola goccia che poi si ingrandisce sempre di più…».

Ricordata anche Nadia Toffa

Nel corso della serata è stata ricordata anche Nadia Toffa, inviata de Le Iene, morta nel 2019 proprio a causa di un tumore, che anni fa realizzò un servizio a Crotone sulla correlazione tra cancro e inquinamento ambientale: «Fu la prima ad ascoltare il nostro grido di dolore». In sua memoria, i membri del comitato hanno indossato una cravatta nera, simbolo della divisa degli inviati del noto programma Mediaset.

All’iniziativa ha partecipato anche il vicesindaco, Rossella Parise. «È la prima volta che è presente una istituzione», ha commentato Tina.