L’uomo era stato condannato 2 mesi e 20 giorni per evasione, ma ora la condanna è stata annullata perché «non punibile per tenuità del fatto»
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Era evaso dagli arresti domiciliari perché non sopportava più la moglie e per questo era stato condannato, ma ora la Cassazione lo ha assolto. È accaduto a Crotone dove un quarantenne, mentre scontava la pena, ha infranto la legge, uscendo di casa, per sfuggire alle continue discussioni con la donna.
L’uomo, dopo l’ennesimo litigio con la consorte, si era recato nella vicina caserma dei Carabinieri, chiedendo di essere arrestato. «Preferisco andare in carcere piuttosto che stare a casa con mia moglie» aveva detto ai militari dell’Arma, che non avevano potuto che constatare il reato e arrestarlo.
Il detenuto è stato così condannato a una pena aggiuntiva di 2 mesi e 20 giorni, disposta dal Tribunale di Crotone e confermata dalla Corte d’appello di Catanzaro. Ma non dalla Cassazione che lo ha assolto ritendo l’uomo «non punibile per tenuità del fatto» e perché, durante il percorso dalla sua abitazione alla caserma, non avrebbe fatto deviazioni. La sentenza di condanna, dunque, è stata annullata senza rinvio.