Ci sarebbero tre morti nell'esplosione dell'imbarcazione dei migranti avvenuta questa mattina a largo di Crotone. Nel primo pomeriggio si era parlato di quattro vittime e due dispersi. Una notizia rettificata in serata dalle autorità. Secondo quanto appreso, pare che siano anche diversi gli ustionati oltre ai due finanzieri rimasti feriti nell'esplosione mentre si trovavano a bordo per le operazioni di salvataggio. Il fatto è avvenuto questa mattina a largo di Praialonga, mentre erano in corso le operazioni di trasbordo su unità navali della Capitaneria di Porto al largo della costa crotonese.

 

I corpi senza vita dei tre migranti sono stati recuperati, tra questi sembrerebbe ci sia anche una donna. Un altro risulta tuttora disperso. I feriti sono cinque: due sono stati portati all'ospedale di Catanzaro con gravi ustioni, mentre altri 3 sono ricoverati a Crotone, dove si trovano anche i due finanzieri feriti. Stavano soccorrendo i migranti quando l'imbarcazione è esplosa: la deflagrazione ha causato la frattura di una gamba e l'altro per ustioni. Nel Centro di accoglienza di Crotone sono state trasferite invece dodici delle persone che si trovavano a bordo della imbarcazione esplosa.

 

A bordo del vecchio e malandato peschereccio i migranti, partiti dalle coste turche, avrebbero voluto raggiungere la costa italiana. Tre persone - una donna, un uomo ed un ragazzo, tutti di origine africana - sono morte ed una risulta ancora dispersa dopo l'esplosione dell'imbarcazione avvenuta poco dopo le 12.

 

Un’esplosione avvertita fino alle spiagge della costa crotonese ancora piene di turisti. Sul veliero, intercettato nella notte al largo delle coste calabresi nei pressi di Sellia Marina - secondo i dati forniti dalla Prefettura di Crotone - si trovavano inizialmente 34 persone: 13 di loro erano però riusciti a sbarcare sulla spiaggia di Sellia. L'imbarcazione, con il resto dei migranti a bordo, si è poi diretta verso Crotone scortata da un'unità navale della Guardia di Finanza. È stato nel corso della navigazione che l'imbarcazione, per cause in corso di accertamento, ha preso improvvisamente fuoco. A bordo del barcone, insieme ai migranti, c’erano due finanzieri con il compito di governare l'imbarcazione.


Sono stati loro, nonostante le fiamme a bordo, a permettere alla maggior parte dei migranti di potersi salvare facendoli trasbordare sulle motovedette della Finanza e della Capitaneria di porto che erano arrivate nel frattempo in assistenza dopo l'allarme incendio. Anche i due finanzieri che conducevano la barca sono stati investiti dall'esplosione insieme ad altri migranti poi finiti in acqua. Alcuni migranti hanno anche aiutato il finanziere ferito alla gamba a restare a galla. L’arrivo sul posto dei mezzi di soccorso è stato immediato. Dal mare sono stati recuperati cinque migranti feriti che sono stati trasferiti con le motovedette della Guardia Costiera nel porto di Le Castella dove la Prefettura aveva organizzato i soccorsi facendo convergere sul posto le ambulanze del 118, della Croce Rossa e della Misericordia.

 

Due dei migranti, che presentavano ustioni molto gravi, sono stati portati in elisoccorso nell'ospedale di Catanzaro, mentre altri tre sono stati trasferiti nell'ospedale di Crotone dove sono ricoverati anche i due finanzieri feriti. Uno ha subito la frattura di una gamba e l'altro quella di un piede. Altri dodici migranti sono stati trasferiti al Cara di Isola Capo Rizzuto. I tre cadaveri che sono stati recuperati non sono stati ancora identificati.


Tutti e tre presentano gravi ferite da ustioni. Le ricerche del disperso sono proseguite per l'intero pomeriggio, ma senza esito. Il relitto dell'imbarcazione è affondato, ma sarà ispezionato dai sub della Guardia costiera in cerca di eventuali altre persone rimaste imprigionate. Su quanto è accaduto la Procura della Repubblica di Crotone ha avviato un'inchiesta contro ignoti ipotizzando i reati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e morte in conseguenza di altro reato.

 

Il sostituto procuratore Pasquale Festa, cui è stato assegnato il fascicolo, dovrà decidere se disporre l'esame autoptico sui cadaveri recuperati.