L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri coinvolge alcuni dei personaggi più noti e potenti del Crotonese. Ecco chi sono
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Si delineano scenari con pochissimi precedenti rispetto alla maxi operazione eseguita dal Ros e coordinata dalla Dda di Catanzaro nelle prime ore di questa notte. E non solo perché coinvolti ci sarebbero nomi eclatanti come Vincenzo Sculco (già consigliere regionale e notissimo riferimento politico del territorio rientrato nelle fila del centrodestra proprio in occasione delle regionali che hanno portato Roberto Occhiuto a diventare governatore della Calabria grazie anche ai voti della figlia Flora che questa volta non è però riuscita a farsi eleggere dopo esserci riuscita a sostegno del vincente Oliverio prima e del perdente Callipo dopo), Giovanni Mazzei (attuale presidente Ance Crotone che assieme ai massimi livelli istituzionali avrebbe dovuto presiedere tra giovedì e venerdì una due giorni sul nuovo codice degli appalti che sarebbe stata conclusa da Giovan Battista Perciaccante vice Presidente nazionale dell’associazione dei costruttori), Giancarlo Devona (ex assessore comunale e fino a qualche settimana fa segretario particolare del Consigliere regionale Ernesto Alecci che era dato in transito verso Fratelli d’Italia), l'ex direttore amministrativo dell’Asp Francesco Masciari piuttosto che il presidente del Crotone calcio Gianni Vrenna e suo fratello Raffaele così come l’AD di Sovreco Calfa. E ci sono pure l'ex governatore Oliverio e la sua assessora Rizzo così come l’ex assessore regionale ed attuale sindaco di Rocca di Neto Alfonso Dattolo e tanti altri che verrebbero definiti colletti bianchi se l’inchiesta ed i successivi atti processuali dovessero delineare come accertabili le responsabilità penali ancora non perfettamente circostanziabili in queste primissime carte che vedono oltre 120 indagati.
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Ma ciò che c’è di certamente clamoroso è comprendere come siano collegati questi nomi a boss di Papanice come Mico Megna (anche lui tra i destinatari delle misure cautelari scattate nell’operazione che coinvolge Crotone, Cosenza e Catanzaro a Potenza, Parma, Brescia, Milano e Mantova) con annesse figure intermedie di 'ndrangheta in una vera e propria rete di una serie di reati difficilmente direttamente connessi come associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravata dalle finalità mafiose, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, omicidio e scambio elettorale politico mafioso, giusto per citarne qualcuno fra quelli presenti nei primi lanci stampa.
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Sarà dunque importantissimo seguire tutti i dettagli dell’operazione e come verranno illustrati da Gratteri e dai militari dell’arma nel corso della conferenza stampa che si terrà presso la Procura della Repubblica di Catanzaro alle 10.30.
Nota a margine
Nella primissima versione di questo articolo è stato commesso un errore di pura omonimia tempestivamente corretto. Ce ne scusiamo con i diretti interessati.