Una coppia di coniugi, B.D. di 52 anni e P.F. di 57 anni, è stata arrestata sabato scorso dai carabinieri a Crotone per concorso in detenzione illegale di arma clandestina, di munizionamento e di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, mentre l’uomo - già gravato da precedenti specifici in materia di stupefacenti - anche per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale. In particolare, mentre si accingevano a eseguire una perquisizione domiciliare nell’abitazione dei due, residenti nel quartiere Acquabona, i militari, supportati da personale dello Squadrone Carabinieri Eliportato Cacciatori Calabria di Vibo Valentia e dall’unità cinofila della Guardia di Finanza, Babel, hanno notato che la coppia tentava di disfarsi di un borsello contenente del denaro e un bilancino di precisione, con tracce di droga all’interno, lanciati sul tetto di un’abitazione attigua.

La perquisizione

Una volta entrati in casa, nonostante l’uomo abbia cercato con veemenza di impedire i controlli, i carabinieri hanno scoperto delle opere murarie di recente realizzazione all’interno di un bagno dell'appartamento, che celavano una cassaforte. All’interno sono stati rinvenuti una pistola del tipo “revolver” clandestina con la matricola punzonata, 43 proiettili di vario calibro, illegalmente detenuti, nonché 5 panetti di cocaina purissima ancora “in sasso”, avvolti in altrettante custodie in cellophane (uno dei quali riportante il simbolo marchiato del noto social network “Tik Tok”). La droga, del peso di poco più di 1,200 chilogrammi, dopo essere stata “tagliata”, avrebbe verosimilmente consentito di smerciare nelle piazze di spaccio locali e della provincia più di 8.000 dosi, ricavandone, “al dettaglio”, non meno di 400-500 mila euro.

Al termine dell’interrogatorio di garanzia, gli arresti sono stati convalidati dal gip presso il Tribunale di Crotone, che ha disposto la misura cautelare in carcere nei confronti dell’uomo e la contestuale scarcerazione della donna.

L'attività nel quartiere Acquabona

«L’operazione – spiegano i carabinieri - s’inserisce in una più vasta manovra finalizzata al contrasto dello spaccio delle sostanze stupefacenti nel capoluogo condotta dall’Arma dei carabinieri di Crotone, in particolare nel contesto del quartiere Acquabona, dove hanno sede numerosi istituti scolastici e dove l’attività di spaccio avviene di fronte agli occhi di numerosi studenti, con evidente ricadute negative in termini di esempio per gli stessi».

«Rilevante importanza, per lo sviluppo delle indagini, ricopre – concludono i militari - la particolare marchiatura di uno dei “panetti” di “cocaina” sequestrati, recante, come detto, la riproduzione del logo del social network “Tik Tok”. Determinanti saranno, infatti, i successivi accertamenti finalizzati a individuare la provenienza, la qualità merceologica e a ricostruire le rotte di approvvigionamento della droga».