Sono ventotto le persone coinvolte nel crack della Banca di credito cooperativo di Cosenza, alle quali il Procuratore Capo Mario Spagnuolo, coadiuvato dal sostituto Margherita Saccà, ha notificato l'avviso di chiusura delle indagini preliminari. Devono rispondere di un buco finanziario quantificato in circa 23 milioni di euro e determinato, secondo la tesi dell'accusa, dalla concessione di mutui e prestiti, deliberati dal consiglio di amministrazione, in favore di persone ed aziende ad alto rischio di insolvenza, certificato anche dalle centrali di rischio e dai pareri sfavorevoli emessi dall'ufficio fidi della stessa banca.

Episodi concentrati tra il 2009 ed il 2013

Figura centrale dell'inchiesta è il presidente dell'istituto di credito Ettore Giacinto Caroselli, 67 anni. Gli altri indagati sono membri del consiglio di amministrazione e el collegio sindacale, tra i quali spiccano le figure del consigliere comunale di Rende Franchino De Rango e del dirigente medico Gianfranco Scarpelli. La legge adesso fissa un termine di venti giorni per presentare memorie difensive o per chiedere di essere ascoltati da magistrati, prima di giungere alle eventuali richieste di rinvio a giudizio. Ecco i nomi di tutti gli indagati Ettore Giacinto Caroselli, Fernando Antonio Allevato, Francesco Basile, Francesco Capocasale, Luigi Cavallo, Franchino De Rango, Ruggiero Di Leo, Filippo Fera, Pietro Fiore, Eugenio Gallo, Franco Grandinetti, Serafino Grandinetti, Francesco Greco, Nunzio Guglielmi, Ubaldo Lepera, Piero Maccarone, Giampaolo Miniaci, Santo Naccarato, Ennio Pantuso, Francesco Perugini, Carlo Ponte, Gianfranco Scarpelli, Eugenio Spagnuolo, Rinaldo Talarico, Francesco Tancredi, Giuseppe Tocci, Giancarlo Tosto, Filiberto Viafora.