VIDEO | Diversi i focolai in provincia: dalla rsa di Monterosso a Ionadi, passando per Fabrizia e Piscopio. E intanto l'ospedale Jazzolino esaurisce i posti letto e dirotta i suoi pazienti a Catanzaro
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Sono esasperati i cittadini di Piscopio, la popolosa frazione di Vibo Valentia è in zona rossa dopo un focolaio di Covid che ad oggi conta quasi 350 positivi. Ieri mattina il primo decesso: un'anziana di 85 anni ricoverata da alcuni giorni a Catanzaro. Attiva da giorni la postazione della Protezione Civile allestita al centro anziani di Piscopio. Si fa quel che si può, «ma è impossibile raggiungere tutta la popolazione» ammette una volontaria. Molte persone chiamano per farsi portare la spesa o i medicinali. Altri si recano allo sportello per avere i risultati dei tamponi.
«L’Asp ci ha abbandonati»
«Ai numeri dell'Asp non risponde nessuno» denunciano i cittadini. E se la maggior parte protesta per i ritardi nel processare e comunicare l'esito dei tamponi, c’è pure chi è risultato positivo e attende di essere ricontattato per il secondo tampone. Un'assenza di comunicazione da parte dell'Azienda sanitaria provinciale che accresce la sfiducia e il senso di smarrimento della popolazione.
I focolai a Monterosso e Ionadi
Grave ma comunque sotto controllo anche la situazione nella rsa di Monterosso, dove, sono stati accertati 38 positivi al Covid tra anziani e operatori sanitari. Solo per un ospite si è reso necessario il ricovero in ospedale, «tutti gli altri – ha rassicurato il direttore sanitario della struttura, Soccorso Capomolla- sono asintomatici».
E mentre a Fabrizia è fermo a 55 il numero dei positivi al Covid, c’è un altro paese del vibonese sorvegliato speciale: Ionadi. Sono 17 i positivi e il sindaco Antonio Arena si dice pronto a blindare il paese.
Ridotti i posti letto
Ciò mentre l'ospedale di Vibo Valentia esaurisce i posti letto e dirotta i suoi pazienti al Pugliese di Catanzaro. Il centro Covid dello Jazzolino ha subito negli ultimi giorni una riduzione dei posti letto disponibili, passati da 26 a 16 per effetto di un contagio registrato sul personale medico e infermieristico che ha costretto a ridurre assistenza e posti letto.