Calabria, Umbria e Valle d'Aosta registrano il più alto numero di ricoveri nei reparti ordinari, per i quali in una settimana sono salite da 14 a 16 le regioni che hanno superato la soglia del 15%. In base ai dati dell'ultimo bollettino, in Calabria sono 315 le persone ricoverate in area medica, mentre 18 in Rianimazione. Nelle ultime 24 ore, si è registrato, proprio in Calabria, un calo dell'occupazione dei posti letto (-8 ordinari, -1 terapia intensiva).

Per quanto riguarda i ricoveri nei reparti ordinari, la tabella allegata al monitoraggio indica che le 16 regioni che hanno superato la soglia del 15% sono Umbria (42,2%), Calabria (32,9%), Valle d'Aosta (31,3%), Basilicata (30,1%), Sicilia e Liguria (entrambe 26,8%), Friuli Venezia Giulia (22.6%), Abruzzo e provincia autonoma di Bolzano (entrambe19,8%), Emilia Romagna (19,3%), Campania (18,5%), Marche (17,8%), Puglia (17,6%), provincia autonoma di Trento (17,0%), Lazio (16,8%), Toscana (15,2%)

Ricoveri in Rianimazione

Nessuna ha raggiunto la soglia del 10% dei ricoveri nelle terapie intensive; la Calabria si avvicina (9,5%), seguita da Liguria (6,2%) e Sicilia (6,0%). In una settimana sono passate da zero a 3 le regioni classificate a rischio basso. Quattro le Regioni/PPAA che riportano molteplici allerte di resilienza. È quanto emerge dalla tabella degli indicatori decisionali (dati del 21 luglio) e dal monitoraggio settimanale dell'Iss.

A livello nazionale il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute fa registrare un tasso di occupazione in terapia intensiva che sale al 4,1% (rilevazione al 21 luglio) dal 3,9% rilevato il 14 luglio. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 17,1% (al 21uglio) dal 15,8% della rilevazione giornaliera relativa al 14 luglio.