La comunicazione ufficiale è stata trasmessa di buon mattino alle cinque aziende sanitarie provinciali calabresi, enti che a partire da oggi avranno il compito di gestire la sistemazione dei pazienti covid asintomatici o paucisintomatici. La Protezione civile regionale ha, infatti, nella giornata odierna stretto il cerchio su alcune delle strutture alberghiere che lo scorso novembre avevano partecipato alla manifestazione d'interesse per individuare posti letto destinati a soggetti impossibilitati a trascorrere l'isolamento domiciliare all'interno della propria abitazione ma positivi.

I primi contratti

Il bando prevedeva l'individuazione di almeno mille posti letto in tutta la Calabria, le risultanze del primo giro di boa tra le strutture ricettive conferma però cifre decisamente più basse. Solo quattro gli alberghi contrattualizzati dalla Protezione civile, in questa prima fase all'esito della verifica dei requisiti tecnici. Due quelle che hanno superato il vaglio nella provincia di Catanzaro: l'albergo Onda Bleu a Belcastro con una dotazione di 32 posti letto e l'hotel Poligermaneto a Caraffa con la disponibilità di 25 posti letto. Le altre due strutture si trovano nella provincia di Cosenza e Reggio Calabria: rispettivamente l'hotel Primavera a Santa Maria del Cedro con 30 posti letto e l'hotel Victoria a Bagnara Calabra con 41 posti letto.

Dotazione totale

Complessivamente, 128 i posti letto disponibili in questa prima fase, da cui restano però escluse le province di Crotone e Vibo Valentia. Nel pomeriggio dovrebbe andare in porto la contrattualizzazione di un'altra struttura alberghiera, il villaggio Calipso a Calopezzati nella provincia di Cosenza dotato di 19 posti letto. Mentre nei prossimi giorni anche la provincia di Vibo Valentia potrebbe dotarsi di posti letto dove far trascorrere la quarantena a pazienti asintomatici. In queste ore sono al vaglio della Protezione civile i requisiti tecnici di una struttura alberghiera nella provincia di Vibo Valentia con una dotazione di 50 posti e di un'altra nella provincia di Catanzaro con una più nutrita dotazione di 130 posti.

Ancora sopralluoghi

Ma le attività di sopralluogo proseguiranno ancora nei prossimi giorni con l'ispezione di altri hotel nella provincia di Cosenza, dove si sono però registrate defezioni da parte di alcuni Comuni che si sono dichiarati indisponibili a mettere a disposizione strutture ricettive per i propri cittadini alleviando così le famiglie dal disagio di un'organizzazione spesso complessa in casi di contagio all'interno dei nuclei familiari. A opporre diniego sono stati i Comuni di Acquappesa e Diamante. Adesso la palla passa ai dipartimenti di Prevenzione delle aziende sanitarie provinciali regionali, chiamati a gestire la distribuzione dei pazienti asintomatici all'interno delle strutture alberghiere sulla base delle singole esigenze dei distretti territoriali.