I pazienti ricoverati in ospedale per cause diverse dal Covid che risultino positivi ai test per il virus SasrCoV2, ma asintomatici, qualora assegnati in isolamento al reparto di afferenza della patologia, saranno conteggiati come "caso" Covid ma non saranno conteggiati tra i ricoveri dell'Area Medica Covid. Ciò fermo restando il principio di separazione dei percorsi e di sicurezza dei pazienti.

Lo prevede la nuova circolare del ministero della Salute, che accoglie le richieste delle Regioni in tal senso.

I chiarimenti dell'Iss

Proprio nella giornata di ieri l'Istituto superiore di Sanità, in un "primo piano" sul proprio sito, aveva chiarito alcuni elementi al centro del dibattito di queste ore sul conteggio dei casi Covid. «La definizione di caso di sorveglianza deve contenere i positivi, e non solo i casi con sintomatologia più indicativa di Covid-19 (sintomi respiratori, febbre elevata, alterazione gusto e olfatto eccetera)»

«L'esperienza ha dimostrato - si legge sul sito dell'Iss - che la maggior parte delle infezioni, in particolare nei soggetti vaccinati, decorre in maniera asintomatica o con sintomatologia molto sfumata. Non sorvegliare questi casi limiterebbe la nostra capacità di identificare le varianti emergenti, le loro caratteristiche, e non potremmo conoscere lo stato clinico che consegue all'infezione nelle diverse popolazioni (ad esempio per età, stato vaccinale, comorbidità). Inoltre, non renderebbe possibile monitorare l'andamento della circolazione del virus nel tempo e, di conseguenza, i rischi di un impatto peggiorativo sulla capacità di mantenere adeguati livelli di assistenza sanitaria anche per patologie diverse da Covid-19».