È finalmente entrata in funzione la macchina per processare i tamponi molecolari per la ricerca del Covid-19 di cui si era dotata l’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone a inizio dicembre. L’annuncio ufficiale, l’ha dato il neo commissario dell’Asp Domenico Sperlì, nel suo primo incontro con la stampa. Lo strumento, in grado di soddisfare il 75-80% delle richieste del territorio, è stato avviato martedì scorso e fino ad oggi ha processato 450 test.

Alcuni tamponi ancora a Catanzaro

Sperlì ha sottolineato che una minima quota dei tamponi viene comunque inviata ancora al laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro, per non interrompere il processo di collaborazione avviato a inizio pandemia e mantenere in piedi un sistema integrato, anche in vista di una eventuale nuova ondata di contagi. Da quando il macchinario è arrivato all’ospedale pitagorico, non sono stati pochi gli ostacoli da superare prima di riuscire ad attivarlo, tra le quali la carenza di personale e l’individuazione dei locali in cui collocarlo.

Tutto è stato fatto in sicurezza

«Noi vorremmo avere a disposizione più risorse umane – ha ammesso Sperlì – ma non solo in riferimento all’esecuzione dei tamponi. Posso assicurare, però, che l’avvio della strumentazione è stato fatto seguendo tutte le regole, anche in materia di sicurezza dell’ambiente di lavoro: sono stati interessati gli enti preposti che hanno dato il nulla osta».

La messa in funzione della macchina processa tamponi alleggerirà il lavoro del laboratorio di Catanzaro e renderà più rapide anche le attività di tracciamento, agevolando il contenimento della diffusione del virus sul territorio crotonese.