Secondo l'analisi della Fondazione Gimbe, siamo al penultimo posto mentre "vantiamo" la percentuale più alta di over 50 che non hanno ancora ricevuto alcuna dose. E intanto torna la paura delle restrizioni
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La Calabria tra le regioni meno vaccinate d’Italia. È quanto emerge da alcune rilevazioni effettuate dalla Fondazione Gimbe, nell’ambito del monitoraggio della campagna vaccinale contro il Covid-19.
Secondo l’analisi di Gimbe, infatti, la nostra regione è al penultimo posto per percentuale totale di vaccinati: il 72,6% di cui 69,7% con ciclo completo e il 2,9% solo con prima dose. Peggio di noi solo la Provincia autonoma di Bolzano con un totale del 70,7% (vedi tabella qui sotto).
Un dato speculare a quello che emerge da un’altra rilevazione, che mostra la Calabria al primo posto, ma è un primo posto poco lusinghiero se guardato in relazione all’obiettivo di raggiungere con i vaccini la maggior parte della popolazione. Il dato riguarda gli over 50 che non hanno ancora ricevuto alcuna dose di vaccino e vede la nostra regione guidare la classifica con il 13,4%, la percentuale più alta di non vaccinati, di gran lunga superiore alla media italiana che si attesta all’8,3% (vedi tabella qui sotto).
E mentre i dati di Gimbe consegnano una fotografia non proprio rosea per quanto riguarda la Calabria in relazione al resto del Paese, si fa strada anche la paura del ritorno delle restrizioni proprio sotto Natale. La nostra è infatti tra le regioni che rischiano il passaggio dalla zona bianca alla zona gialla. La Calabria, secondo l’ultima rilevazione dell’Istituto superiore di Sanità, ha infatti sforato il parametro dei 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti arrivando a un’incidenza del 52,5%.
L’ultimo bollettino della Regione Calabria registra ancora numeri importanti sul fronte dei contagi: 179 nelle ultime 24 ore, meno dei 244 di ieri che però erano stati rilevati sulla base di un più alto numero di tamponi eseguiti, quasi mille in più.
Sono tredici in tutto le regioni che hanno superato la soglia critica per quanto riguarda i contagi. A salvarci dalla zona gialla, per il momento, gli altri due parametri che riguardano i tassi di occupazione dei posti letto in area medica e in Terapia intensiva, ancora sotto le soglie critiche del 15 e del 10%. Ma anche su questo fronte la Calabria sta tra le regioni messe peggio, assieme alle Marche, al Friuli Venezia Giulia e alla Provincia autonoma di Bolzano. Tutto dipenderà dalle prossime rilevazioni.
In pieno allarme quarta ondata lanciato dall’Organizzazione mondiale della Sanità, secondo cui l’Europa rischia mezzo milioni di morti, il ministro della Salute Roberto Speranza appena due giorni fa ha rassicurato sul fatto che, in ambito europeo, «i numeri dell'Italia si possono considerare tra i migliori», ma ha allo stesso tempo sottolineato che «l'allarme dell'Oms va considerato con la massima attenzione e ci richiede di insistere con la campagna di vaccinazione».