Si tratta di una lavoratrice del dipartimento Tutela della Salute dove a seguito del riscontrato contagio sono stati attivati tutti i protocolli di sicurezza del caso
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Una dipendente del dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria è risultata positiva al Covid-19. La stessa risultava essere già vaccinata. Dopo aver manifestato alcuni sintomi, nella serata del 23 novembre ha comunicato la positività al tampone agli uffici preposti. Nel dipartimento sono stati attivati tutti i protocolli di sicurezza del caso.
I contatti più stretti sono stati posti in quarantena: questi colleghi saranno sottoposti ai tamponi nella giornata di lunedì 29 novembre a cura delle aziende sanitarie provinciali di competenza. Anche grazie all’intervento del dirigente “Datore di Lavoro”, nel pomeriggio di ieri, sono stati sanificati tutti i locali di pertinenza del dipartimento “Tutela della Salute”.
Il sindacato Csa-Cisal invita a non abbassare la guardia mantenendo condotte improntate alla massima prudenza e, soprattutto, a rafforzare i controlli di prevenzione dal contagio da Covid-19. Ad avviso del sindacato, proprio in questa fase, deve essere fatto di più per tutelare i lavoratori.
Csa-Cisal: «Emergenza non ancora superata»
«Il caso della dipendente deve far riflettere - sostiene il sindacato -. In queste settimane sta aumentando la curva della cosiddetta quarta ondata con un aumento diffuso dei contagi e dei ricoveri anche in Calabria. Segno che l’emergenza pandemica, seppure sotto controllo, ancora non è del tutto superata. I contagiati, seppure in prevalenza si registrino fra i non vaccinati, possono essere anche persone che hanno ricevuto almeno una o più dosi. Gli anni scorsi hanno insegnato che soprattutto nel periodo invernale si registra una recrudescenza del virus».
«Per questo, per evitare pericoli per i dipendenti invitiamo l’Amministrazione a irrobustire le misure di prevenzione (rilevamento più rigoroso della temperatura corporea e verifica ancor più “insistente” del possesso del Green pass) nella sede della Cittadella che da qualche settimana è tornata a pieno regime, ossia con quasi tutti i lavoratori in presenza. Ci auguriamo - conclude il sindacato CSA-Cisal - che i test sui contatti della dipendente contagiata risultino negativi, in caso contrario sarebbe un bel problema. Proprio per evitare il peggio invitiamo tutti alla cautela e a comportamenti rigorosi che i dipendenti regionali hanno finora dimostrato di seguire».