Nell'ultimo bollettino regionale dei contagi da Covid, diffuso ieri pomeriggio, sono riportati 776 nuovi casi in Calabria, il tasso di positività è pari al 14.31%. Calano i ricoveri in area medica (-4) mentre restano stabili quelli in terapia intensiva.

In Calabria i tre parametri, che vengono osservati per monitorare l’andamento della pandemia, registrano una lieve seppur significativa flessione negli ultimi giorni. Infatti, nella settimana che va dal 17 al 23 gennaio, i casi registrati ogni centomila abitanti sono 773 (nella settimana precedente erano 957). La percentuale dei ricoveri cala sia in area medica (40%) che in terapia intensiva (16%). È quanto emerge dai dati, aggiornati al 24 gennaio, riportati giornalmente sul portale dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas)

I dati regione per regione

A livello giornaliero la percentuale di posti occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri resta al 30% in Italia ma cresce in 12 regioni: Abruzzo (32%), Emilia Romagna (29%), Friuli (36%), Lazio (32%), Lombardia (33%), Marche (29%), Molise (11%), PA Bolzano (22%), PA Trento (28%), Puglia (25%), Toscana (27%) e Val d'Aosta (57%). Cala solo in Liguria (40%) e Veneto (24%). Stabile, rispetto a ieri, in Basilicata (al 25%), Calabria (40%), Campania (31%), Piemonte (31%), Sardegna (18%), Sicilia (38%), Umbria (29%); 10 superano il 30%: Abruzzo, Campania, Calabria, Friuli, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia, V. d'Aosta. Questi i dati Agenas al 24 gennaio.

La percentuale di terapie intensiva occupate da pazienti Covid resta al 17% in Italia ma 7 sono oltre il 20%: Trento (27%), Piemonte (24%), Friuli e Toscana (22%), Lazio, Marche e Val d'Aosta (21%). A livello giornaliero, il tasso cala in 4 regioni: Lazio (21%), PA Bolzano (17%), Piemonte (24%), Puglia (13%). Cresce, però, in altrettante: Basilicata (8%), PA Trento (27%), Toscana (22%), Veneto (17%). È stabile, rispetto a ieri, in Abruzzo (20%), Calabria (16%), Campania (12%), Emilia Romagna (17%), Friuli (22%), Liguria (18%), Lombardia (15%), Marche (21%), Molise (5%), Sardegna (15%), Sicilia (19%), Umbria (9%), Val d'Aosta (21%). Questi i dati Agenas del 24 gennaio.