Rt regionale pari a 1,02. In Italia l'indice di trasmissibilità medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,97 (range 0,85-1,11), in diminuzione dopo cinque settimane di crescita
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
La Calabria resta in zona arancione sebbene sia considerata "a rischio di contagio basso", con un indice di trasmissibilità Rt pari a 1,02. Lo si apprende dalla bozza di monitoraggio settimana dell’Istituto Superiore di Sanità-ministero della Salute.
Nel periodo 30 dicembre 2020 - 12 gennaio 2021, in Italia, l'indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,97 (range 0,85-1,11), in diminuzione dopo cinque settimane di crescita.
Rt regione per regione
Abruzzo 1,05, Basilicata 1,12, Campania 0,76, Emilia Romagna 0,97, Friuli venezia Giulia 0,88, Lazio 0,94, Liguria 0,99, Lombardia 0,82, Marche 0,98, Molise 1,38, Piemonte 1,04, Alto Adige 1,03, Trentino 0,9, Puglia 1,08, Sardegna 0,95, Sicilia 1,27, Toscana 0,98, Umbria 1,05, Valle d’Aosta 1,12, Veneto 0,81. La valutazione del rischio avviene incrociando 21 indicatori complessivi; di questi l’Rt è uno dei più determinanti ma non l’unico.
Zone e rischio
Riguardo alle regioni, restano in zona gialla Campania, Toscana, Basilicata, Molise, Provincia di Trento mentre la Sardegna è destinata a cambiare colore. In arancione, oltre alla Calabria, sono confermate Abruzzo, Emilia, Friuli, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Val d'Aosta. Anche il Veneto dovrebbe restare nella stessa situazione ma si capirà nelle prossime ore. Rosse sono invece Lombardia, Provincia di Bolzano e Sicilia. Nessuna regione è in zona bianca: per entrarci servono Rt sotto 1 e meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti.
Si osserva una «diminuzione del rischio di una epidemia non controllata e non gestibile nel Paese dovuta principalmente ad una diminuzione della probabilità di trasmissione di SARS-CoV-2 ma in un contesto in cui l'impatto sui servizi assistenziali rimane alto nella maggior parte delle Regioni/PPAA».
L'epidemia resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale. Tale tendenza a livello nazionale sottende infatti forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all'elevata incidenza impongono comunque incisive misure restrittive.