Con la recente ordinanza regionale firmata dal presidente facente funzioni Spirlì anche a Reggio Calabria il Gom ha ripreso le attività ambulatoriali ordinarie sospese durante il periodo che ha visto la Calabria “zona rossa” ma le liste d’attesa non sembrano essere preoccupanti, come ci ha spiegato il direttore del presidio ospedaliero Antonino Verduci.

Ripresa attività ambulatoriali

«Tutte le persone che erano prenotate già da molto tempo per poter essere visitate hanno ripreso a frequentare l’ospedale. Avevamo un residuo di visite di circa 3mila persone e per noi questo è un dato bassissimo da gestire, soprattutto, se si considera che al precedente lokdown eravamo rimasti fermi a 65mila. A conti fatti il pregresso da recuperare è poco e non ci preoccupa».

Carenza di personale

Ma il problema che rimane costante è la carenza di personale che, ormai stremato, rischia di non reggere i numeri legati alla nuova riapertura.

«Abbiamo dovuto trasferire dai reparti quasi cento infermieri nel palazzo Covid per affrontare l’emergenza ma, logicamente, facendo questo i reparti normali si sono svuotati e indeboliti molto».

Reparto di oncoematologia pediatrica in bilico

A destare preoccupazione è stata la provvisoria sospensione delle attività del reparto di oncologia pediatrica che negli ultimi giorni è stato oggetto di trasferimenti e blocchi inspiegabili agli occhi dei genitori.  Ma dalla direzione arrivano immediate rassicurazioni circa il trasferimento al Morelli e alla ripresa delle attività ambulatoriali e non solo.

«L’oncoematologia pediatrica per quanto riguarda la degenza e il day hospital è già allocata all’interno dell’ematologia, in una parte del reparto che già spettava precedentemente a loro. Per quanto riguarda gli ambulatori entro oggi sarà tutto risolto perché il direttore generale insieme a noi ha trovato una soluzione e, già a partire da questa mattina saranno operativi all’interno di un altro reparto del Morelli».

 

Se da un lato il timore della chiusura di un reparto così delicato e fondamentale è stato scongiurato con il trasferimento di tutte le attività al Morelli, dall’altra la gestione del covid e tutt’altro che tranquilla e i numeri preoccupano, soprattutto, in vista delle riaperture natalizie.

I numeri che preoccupano

«Ad oggi abbiamo 115 persone affette da Coronavirus ricoverate e più dieci in terapia intensiva. Noi non abbiamo notato un calo con la “zona rossa”, i numeri sono sempre alti e se rimangono così con la riapertura non sappiamo cosa andrà ad accadere. Noi siamo preoccupati».

L’alleggerimento delle restrizioni, dunque, fa temere il peggio. Soprattutto perché, come spiegato da Verduci, manca ancora una vera rete di assistenza domiciliare ai pazienti meno gravi e proprio questa mancanza potrebbe mandare in sofferenza l’ospedale. Ecco perché si continua a chiedere massima prudenza. Il rischio è tutt’altro che svanito.