Sono 12 i posti letto in più che saranno disponibili. Cennamo ai cittadini preoccupati per la tenuta del nosocomio: «È il momento della responsabilità»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Il continuo afflusso di pazienti Covid nei presidi ospedalieri del Cosentino ha costretto l’Asp a reperire con urgenza ulteriori posti letto, così da assicurare un’adeguata assistenza ai malati. Per questo motivo il reparto di Medicina dell'ospedale di Cetraro è stato riconvertito, ampliando la ricettività di 12 posti letto (32 nel totale). Già da oggi sono disponibili i primi 4 nuovi posti letto e l’arrivo di apparecchiature adeguate è stato garantito prima di Pasqua. Il dottor Guglielmo Cordasco, dirigente medico della direzione sanitaria provinciale, affiancherà lo staff della direzione dello Spoke Cetraro/Paola, in attesa della nomina del nuovo direttore.
Immediate le voci d’allarme sul territorio, tanti i cittadini preoccupati per la tenuta di un nosocomio già smembrato da tempo, sotto tutti i punti di vista.
Cennamo: «La Medicina non chiude»
«Ho chiesto garanzie per il futuro del nostro ospedale, per i nostri operatori sanitari e per l’utenza-specifica Cennamo-. Con il neo responsabile del Reparto Covid e con la direzione sanitaria abbiamo effettuato immediatamente un sopralluogo in ospedale e abbiamo constatato alcune criticità rappresentante al Commissario La Regina. Tengo a sottolineare- continua il sindaco - che le attività di Medicina saranno comunque garantite, come d’intesa con il dottor Eugenio D’Amico, primario del reparto.
Responsabilità e garanzie
«Capite tutti che non è questo il momento delle barricate. È il momento della responsabilità e delle garanzie. La giunta e i consiglieri di maggioranza, pertanto, mi hanno dato mandato - prosegue il primo cittadino- di interloquire con la struttura commissariale al fine di avere risposte certe sull’attivazione dei posti letto di Terapia sub intensiva e su tutte le altre attività previste nel nostro ospedale. Come sempre, siamo tutti fortemente interessati per l’evolversi dell’emergenza sanitaria e per il futuro della sanità».