«Al carabiniere gli sgarro la testa, metto una pistola di mezzo quando lo vedo sparo e scappo». È Davide Divino, uno degli indagati dell’inchiesta “Random” a parlare così con sua madre. Una conversazione che assume tratti che denotano un particolare astio nei confronti di un militare “colpevole” di aver effettuato una perquisizione. Vuole sparare ai carabinieri, Divino. Allora si confronta con sua madre, si sfoga e cerca di difendere le sue ragioni. La donna appare consapevole della vita che il figlio ha scelto, ma non fa sconti e lo invita a cambiare, a rivedere quelle compagnie che lo stanno rovinando. Emerge un colloquio quasi drammatico, uno spaccato di vita quotidiana emblematico che gli inquirenti valorizzano al meglio, non solo per le sconcertanti parole utilizzate nei confronti degli appartenenti all’Arma, ma anche per quel conflitto evidente fra madre.

Madre: ti hanno rovinato quegli altri

Divino: sì

Madre: hai capito che ti hanno rovinato la gioventù questi bastardi, te lo dico io sì è così, vorrei sapere chi cazzo sono queste persone che frequenti tu e dove vai e che cazzo fai, vai a trovarti un lavoro perbene e viviti una vita normale

Divino: inc… pure loro

Madre: ah e viviti una vita normale

Divino: sì

Madre: vediamo quando questo cambia la sua vita

Divino: va bene

Madre: sei invecchiato di 10 anni sei invecchiato, sei invecchiato lo sai perché, sei invecchiato per le 20 euro, per la paura, e per tutte queste cose

Divino: ah ah

Madre: no che non ti fa niente quando ti fermano, perché se l’hai messa in conto questa cosa non ti dovresti incazzare

Divino: eh, io mi incazzo per una cosa sola

(…)

Divino: il carabiniere, quello che l’altra volta mi ha fermato a Pellaro e faceva il cretino, qualche sera che lo becco senza divisa gliene tiro tante gli sbatto tante volte la testa contro il muro, ora mi fai vedere chi cazzo sei senza la divisa che ti sgarro la testa, non hai capito ti fai il forte vengo ogni sera e ti spacco a botte a te, ti ammazzo, ti squarto in due

Madre: Davide, Davide, Davide, parla con l’avvocato

Divino: non parlo con nessuno

Madre: no, parla con l’avvocato e fai un ricorso se c’è una persecuzione si fa un ricorso

Divino: metto una pistola di mezzo quando lo vedo sparo e scappo

Madre: tu sei stupido, tu sei solo stupido

Divino: non mi interessa

(…)

Madre: non hai capito che devi stare lontano … inc…  chi sta vicino il fuoco si brucia, vediamo quando lo capisci … inc…

Divino: non capisco (canta)

Madre: ma vattene in palestra, studia, prenditi il diploma e te ne vai da qualche parte

Divino: sì

Madre: no che stai in questa fogna, come stai in questa fogna

Divino: cosa

Madre: di morire, spero di morire prima possibile

 

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