Risolto nel giro di poche ore dai carabinieri della compagnia di Cosenza il caso di una rapina perpetrata all’interno di un appartamento di Via Sant’Antonio dell’Orto, nei pressi del Ponte di Calatrava. Due i rapinatori, giovanissimi, di 18 e 17 anni, residenti a Cosenza e Mendicino. Verso le 20,30 di ieri sera, 1 ottobre, si sono presentati alla porta dell’abitazione con il volto incappucciato. Quando la padrona di casa, una donna ultracinquantenne, ha aperto, è stata aggredita ed immobilizzata nel giro di pochi secondi.

 

Svaligiata la cassaforte

I due poi sono riusciti a recuperare la chiave della cassaforte e nel giro di pochi minuti l’hanno svaligiata. Conteneva gioielli per un valore di circa diecimila euro. Quindi si sono dati alla fuga. La vittima, sotto shock, ha allertato i carabinieri giunti sul posto agli ordini del tenente Petrocchi e del maresciallo Italiano. Nel giro di poche ore è stato individuato uno dei due rapinatori, grazie alle riprese di alcune videocamere di sorveglianza poste nelle vicinanze e che hanno immortalato l’allontanamento dei malviventi a bordo di un motorino. Si tratta del minore, amico della figlia della vittima. Proprio in virtù di questo rapporto di amicizia gli era capitato di frequentare la casa presa d’assalto, e di individuare sia la cassaforte sia il luogo dove la signora cutodiva la chiave.

 

Denunciati a piede libero

Nel giro di poche ore il ragazzo, viene individuato e condotto in caserma. Confessa di aver compiuto il colpo per aiutare la fidanzatina ad estinguere un debito di 600 euro. Indica il nome del complice, già noto alle forze dell’ordine. Entrambi vengono denunciati a piede libero, non sussistendo né la flagranza del reato, né il pericolo di fuga. La refurtiva però non è stata recuperata. Sarebbe stata venduta a un ricettatore per mille euro. Le indagini proseguono per accertare dove siano finiti i gioielli rubati e quale fosse l’origine del debito contratto dalla ragazza di uno dei rapinatori. La vittima intanto, medicata all’ospedale dell’Annunziata, è stata subito dimessa con una prognosi di venti giorni.