È iniziato ed è stato subito rinviato al 10 novembre prossimo il processo istruito presso il tribunale di Cosenza a carico dei componenti di un seggio elettorale costituito nel centro storico del capoluogo bruzio in occasione delle amministrative dell'ottobre 2021.

Quattro imputati

Gli imputati sono quattro: il presidente di seggio, di 32 anni, il vicepresidente di 55 anni, e due scrutatori di 30 e 46 anni. Sono accusati del reato punibile penalmente dagli artt. 110 c.p. - 68, comma 1 e 3, in relazione all'art. 96 comma 2 del D.P.R. nr. 570 del 1960, per aver previo accordo ed in concorso tra loro, violato la legge e le prescrizioni sopra indicate. Con l'aggravante di aver agito esercitando le funzioni di pubblico ufficiale. Rischiano una condanna fino a cinque anni di reclusione.

La vicenda giudiziaria

La vicenda giudiziaria ha preso le mosse da un esposto presentato dal Movimento Noi che in quella tornata aveva candidato a sindaco Fabio Gallo. Secondo quanto contenuto nella denuncia, corroborata anche dalla testimonianza oculare di un rappresentante di lista, i quattro componenti del seggio, prima di procedere allo spoglio delle schede contenute nell'urna, le avrebbero rovesciate tutte sul pavimento, procedendo poi ad accatastarle in maniera disordinata e tale da non consentire una puntuale conta delle preferenze espresse. Il Gip Francesco Branda, nello scorso mese di agosto, in accoglimento dell'istanza avanzata dal sostituto procuratore Margherita Saccà, si è espresso per il rinvio a giudizio. Il Movimento Noi si è costituito parte civile. È rappresentato dall'avvocato Alfonso Rago.